Sia Fred Vasseur che Charles Leclerc avevano accennato a “progetti in cantiere”, senza però rivelare completamente quali fossero gli espedienti allo studio degli ingegneri del Cavallino Rampante. A Maranello hanno ben serrato le imposte, bloccando ogni fuga di notizie.
Si è comunque ipotizzato che le aree di intervento potessero essere due: l’ala anteriore e la zona del fondo, i grandi classici degli aggiornamenti in un contesto regolamentare molto rigido e in una fase del campionato ormai avanzata, in cui le risorse finanziarie e le ore di lavoro disponibili scarseggiano.
Giungono voci – ovviamente tutte da confermare – che la Ferrari sdoppierà gli interventi, portando la nuova ala (un modello flessibile simile a quello di McLaren e Mercedes?) ad Austin, spostando al Messico l’introduzione del nuovo fondo. Una calendarizzazione che avrebbe senso, poiché al Circuit of the Americas si terrà la quarta Sprint Race stagionale, con un solo turno di prove libere a disposizione. Ragion per cui risulterebbe più semplice testare, anche con prove comparative, il singolo elemento anteriore.
All’Hermanos Rodriguez, invece, si tornerà al formato tradizionale del weekend, e quindi, con tre sessioni di prove libere che non assegnano punti o determinano griglie di partenza, sarà più semplice introdurre un elemento aerodinamicamente complesso come un fondo rivisto. Tra l’altro, si ricordi che vi sarà una seduta da 90 minuti per i test Pirelli con gomme 2025. Tempo in più che può essere prezioso per validare update delicati nel bilanciamento della vettura.
La Ferrari, sulla propria pelle, ha già provato gli effetti negativi di un fondo che non ha funzionato come ci si aspettava. In Spagna, è stata seguita una via di sviluppo che non si è rivelata efficace, tanto da dover apportare diversi correttivi nel corso delle gare successive, trovando finalmente la soluzione solo con gli aggiornamenti montati dal Gran Premio di Ungheria in poi.
Per questa ragione, a Maranello potrebbero adottare un approccio più cauto, suddividendo il pacchetto. Tuttavia, è importante sottolineare che questo aggiornamento non rappresenterà uno step eccessivamente grande, considerando che si sta già lavorando intensamente sulla vettura 2025, che sarà affidata a Charles Leclerc e Lewis Hamilton.
Le migliorie in arrivo saranno comunque funzionali anche per il progetto 677 (nome in codice della vettura 2025), che sta prendendo forma nei sistemi simulativi della Ferrari. Non ci resta che attendere due giorni per capire se gli ingegneri del Cavallino Rampante avranno effettivamente proceduto come indicano le indiscrezioni che stanno emergendo in queste ore.
Crediti illustrazioni: Chiara Avanzo
Partenopeo Classe 1977 con formazione nell’ambito delle Relazioni Internazionali. La passione per il motorsport nasce sin dalla prima adolescenza. Proprio questa forte pulsione mi ha portato, negli anni, a volermi cimentare con la narrazione di ciò che circonda la Formula Uno. Ho fatto parte, come fondatore, di diversi progetti editoriali a tema: MotorQube, Fatti di Motori, Undici Metri; esperienze chiusesi ma che mi hanno permesso di approdare in FormulaUnoAnalisiTecnica. Realtà nella quale, per cinque anni, ho ricoperto il ruolo di caporedattore e coordinatore. Nel gennaio del 2024 ho deciso di rimettermi in gioco creando Formulacritica.it, un contenitore plasmato sulle mie necessità espressive che ho voluto impostare su un modo di raccontare il motorsport diverso, votato all’analisi concettuale del fenomeno. In parallelo curo un altro figlio editoriale: PuntoNapoli. A tempo perso pesto sui tamburi e sui piatti di una batteria e provo a dare del tu a un paio di bassi elettrici. Con risultati rivedibili. La musica e il prog-rock sono un’altra ragione di vita. Ne parlo su No Limits Radio nello spazio denominato "Blog To The Edge" del quale esistono proiezioni sui principali social network e su YouTube.
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