La Ferrari SF-24 è sulla buona strada ma serve un supplemento di indagini

Nella prima giornata di lavoro del Gran Premio d'Italia 2024, la Ferrari SF-24 si è comportata bene. Tuttavia, le analisi del passo gara indicano che c'è ancora da lavorare sull'usura degli pneumatici. Il giudizio sugli aggiornamenti resta ancora sospeso.

È stato un buon venerdì per la Ferrari, ma quanto positivo? Lo capiremo probabilmente oggi pomeriggio al termine delle qualifiche. Il Gran Premio d’Italia rappresenta per la Rossa soprattutto un’occasione per testare e validare il nuovo pacchetto di aggiornamenti introdotto per migliorare le prestazioni della SF-24 e superare l’atavico problema del bouncing, che aveva iniziato a limitare lo sviluppo della vettura da quando si era manifestato in modo massiccio con gli aggiornamenti di Barcellona.

Sul giro push, la Rossa è sembrata abbastanza in forma, anche se c’è la sensazione generale che sia necessario ancora qualche intervento per quanto riguarda l’assetto gara. Nelle simulazioni di FP2, sia Sainz che Leclerc sono partiti molto bene, mostrando tempi interessanti e vicini, molto vicini, a quelli della McLaren che sembra essere la favorita a Monza. Tuttavia, hanno visto degradare il passo gara dopo una decina di giri, quando il cronometro iniziava a dare segnali non proprio incoraggianti.

È evidente che c’è ancora da lavorare sulla gestione degli pneumatici, la cui resa va studiata in considerazione di un asfalto nuovo e con il gran caldo che ha caratterizzato i primi due turni di libere e che influenzerà anche il resto del weekend brianzolo. Alla fine delle operazioni, in ogni caso, i piloti sono apparsi mediamente soddisfatti.

News F1
La Ferrari SF-24 in azione a Monza in occasione del Gp d’Italia 2024

GP Italia 2024: Sainz e Leclerc si esprimono sulla Ferrari SF-24

È stato un venerdì molto intenso e interessante. La pista di Monza è cambiata parecchio, con cordoli molto diversi e un nuovo asfalto. Per questo motivo, le insidie e i limiti della vettura sono piuttosto diversi rispetto agli anni scorsi, e abbiamo dovuto adattarci a un nuovo scenario in termini di setup e comprensione del degrado gomme. C’è molto lavoro da fare per migliorare in vista delle qualifiche, ma nel complesso è stato un inizio di fine settimana positivo”, ha spiegato Carlos Sainz, che ha chiuso FP2 in terza posizione.

Sulla stessa linea si è espresso Charles Leclerc, quinto nelle libere 2: “Nel complesso è stata una giornata abbastanza positiva. Le nostre prestazioni sono buone, guidare la macchina è stato piacevole e gli aggiornamenti che abbiamo apportato alla vettura funzionano come previsto. Quello su cui ci dobbiamo concentrare è il bilanciamento della vettura, perché c’è ancora un certo margine di miglioramento da questo punto di vista”.

“La gara di domenica – ha proseguito il monegasco – sarà complicata per tutti, soprattutto a causa del nuovo asfalto, e la gestione delle gomme sarà fondamentale. Siamo più vicini ai nostri avversari rispetto a Zandvoort, ma restano ancora molto forti, e domani mi aspetto molta concorrenza”.

Jock Clear, coach della vettura n°16 e capo della Driver Academy rossa in compagnia di Charles Leclerc

GP Italia Ferrari SF-24: aggiornamenti promossi

Ma stavolta, forse, più delle parole dei piloti, che a volte suonano come cliché ripetuti all’infinito senza guizzi né spunti interessanti, è importante leggere il parere di chi si occupa più specificamente di questioni tecniche. Tra questi c’è Jock Clear, il capo ingegnere delle prestazioni e responsabile dell’academy di pilotaggio della Ferrari, che ha parlato dell’effetto delle novità introdotte sulla vettura.

Il tecnico di lungo corso ha spiegato che il pacchetto è una vera e propria reazione a quello introdotto a Barcellona, che non aveva funzionato poiché aveva prodotto troppo carico per sospensioni forse non abbastanza sviluppate per gestirlo.

Il problema di quella serie di aggiornamenti risiedeva nel fondo, che, a detta di Clear, aveva generato molto carico causando rimbalzi a cui il team ha dovuto rispondere con un fitto e sacrificante programma di test in pista e con un lavoro sfiancante in fabbrica, che ha comportato l’investimento di molte ore in CFD e galleria del vento.

Il tecnico ha spiegato che il percorso generale di sviluppo non è cambiato dopo Barcellona, ma è stato solo perfezionato una volta che si sono resi conto che il bouncing stava rovinando tutti gli sviluppi. Quindi, questi sono rimasti quelli programmati, ma si è corretto il difetto principale, rappresentato da un fondo inefficace. Infatti, il pacchetto Monza ruota tutto intorno al nuovo fondo, che è stato modificato sia nei canali di ingresso, sia nei bordi di uscita, sia nella zona dell’estrattore e probabilmente anche nella parte inferiore non visibile ai nostri occhi.

Clear ha ammesso che le difficoltà incontrate dalla Ferrari nella fase iniziale del campionato derivano dal fatto che in galleria del vento non sono riusciti a individuare il bouncing, che si è presentato in maniera prorompente solo una volta che la SF-24 è stata messa in pista nella versione catalana. L’ingegnere ha inoltre confermato che i modelli stanno migliorando e che d’ora in poi sarà più facile prevedere fenomeni del genere.

Quando Clear parla di modelli, si riferisce sia alle analisi computazionali, sia al nuovo tappeto in gomma installato nella galleria del vento di Maranello che offre un ventaglio di opzioni di prova molto più ampio rispetto a quello in materiale ferroso usato in precedenza.

Sidepod della Ferrari SF-24 nelle configurazione Monza 2024

È chiaro che il venerdì ha dato solo delle indicazioni sommarie. Oggi si comincerà a fare sul serio, perché riusciremo a capire a livello di prestazioni pure dove si trova la SF-24 rispetto alla concorrenza, che a sua volta alzerà il livello di performance delle power unit.

Ma il vero banco di prova sarà domani, poiché sarà necessario capire come questi nuovi interventi si integreranno davvero con la monoposto in quello che è il grande tema della Formula 1 attuale: la gestione degli pneumatici.

A poco serve la prestazione pura se questa non riesce a essere ripetuta con costanza col passare dei giri. Le indicazioni emerse in Free Practice 2 dicono che, da questo punto di vista, la Ferrari ha ancora del lavoro da fare. D’altro canto, lo ha ammesso lo stesso Carlos Sainz.


Crediti foto: Scuderia Ferrari HP

Exit mobile version