Due settimane dopo l’1-2 australiano, Ferrari è a tutti gli effetti la scuderia che deve provare ad insidiare l’imperio della Red Bull che, nelle prime gare del campionato 2024, era sembrato piuttosto evidente. Frédéric Vasseur ha il compito di tenere a bada l’esaltazione in un ambiente che spesso, in passato, si è lasciato trasportare dall’umoralità.
Il numero uno della Gestione Sportiva, a meno di due giorni dall’accensione del primo semaforo verde in fondo alla pit lane dell’iconico tracciato di Suzuka, ha affrontato i temi caldi di un Cavallino Rampante che sa, per le caratteristiche della pista (tipico front end circuit, ndr), che potrebbe tornare alle spalle di una RB20 che, sulla carta, dovrebbe esaltarsi tra le pieghe nipponiche.
Gp Giappone, Ferrari: parla Frédéric Vasseur
“Andiamo in Giappone sull’onda dell’entusiasmo per la doppietta conseguita in Australia”, ha esordito il dirigente francese. “Le sensazioni uniche legate alla vittoria ci spingono a impegnarci ancora di più per cercare di riassaporarle il prima possibile. La pista di Suzuka costituisce un banco di prova particolarmente impegnativo per le vetture così come per i piloti, che infatti la amano“.
“Crediamo di avere un pacchetto competitivo ma sappiamo anche che per riuscire a battere i nostri rivali bisogna essere perfetti. Come sempre in Giappone, e quest’anno anche di più dal momento che per la prima volta corriamo a Suzuka a inizio primavera, le condizioni meteo potrebbero fare la differenza, ma ci siamo preparati bene a casa e siamo determinati a giocarci le nostre carte”.
Crediti foto: Scuderia Ferrari