Loic Serra e Adrian Newey non hanno legami evidenti se non quello dell’essere ingegneri – con specializzazioni diverse – che operano in Formula 1. Ma, sotto sotto, potrebbero essere uniti nel rendere chiaro un concetto che riguarda direttamente la Ferrari.
I fatti. Il tecnico francese è stato il Direttore delle Prestazioni della Mercedes, team per il quale ha lavorato per dodici anni partendo dal ruolo di veicolista per poi scalare le posizioni grazie alla sua ampia conoscenza dell’uso degli pneumatici. Esperienza accumulata in Michelin, azienda per la quale ha prestato servizio per oltre dieci anni prima di trasferirsi a Brackley.
Il passaggio di Serra alla Ferrari è fatto noto dall’autunno 2023. All’inizio di Aprile l’ingegnere ha svuotato il suo armadietto nella sede della scuderia anglotedesca e ha avviato il suo periodo di gardening che durerà per tutto il 2024.

Il gardening di Loic Serra spiega quanto è difficile avere subito Newey
Solo a Gennaio 2025 il tecnico potrà occupare la sedia del suo ufficio a Maranello per iniziare a lavorare ai metter mano ai 2026. Otto mesi di pausa che si aggiungono ad altri sei in cui lo specialista transalpino ha operato a scartamento ridotto, proprio per non carpire segreti che potrebbero far comodo alla concorrenza italiana.
Proprio questo potrebbe spegnere le voci che raccontano di Adrian Newey alla Ferrari. Si mettano da parte avvistamenti aeroportuali, “like” tattici della moglie a stati X, ricostruzioni oblique e ciarpame assortito. Cose, queste, che non servono a informare. Ma al massimo a monetizzare.
Newey, in quanto tecnico di primissima fascia, è normalmente appetibile per quelle squadre che vogliono risalire la china. Offerte sulla scrivania dell’ingegnere e su quelle dei vertici della Red Bull sono sicuramente arrivate, ma ad oggi non c’è contezza dell’accettazione delle stesse.

Newey: le regole 2026 scoraggiano il trasferimento
Un gardening potenzialmente lungo (la durata si decide tra le parti, non dipende dalla volontà del corteggiato) scoraggia il passaggio in un’altra squadra. Ed è una cosa che avviene soprattutto in questa precisa fase storica.
Dal 1° Gennaio 2025 sarà possibile lavorare sui modelli 2026. Il regolamento ha stabilito questo, con l’avallo di tutti partecipanti. Visto che Newey è ancora saldamente nel suo ufficio di Milton Keynes, servirebbe del tempo per imbastire e poi definire il passaggio in ogni dettaglio.
Da quel momento scatterebbe un periodo di pausa forzata sicuramente più lungo degli otto mesi che contraddistinguono il gardening di Serra. In soldoni: Newey si troverebbe con le mani legate per molti mesi senza poter lavorare alle vetture della “F1 3.0”.
È inverosimile pensare che l’ingegnere inglese non voglia cimentarsi con la prossima generazione di auto in cui l’aerodinamica attiva, la compattazione delle masse e l’alleggerimento generale dovrebbero farla da padrone.
Newey – Ferrari, o Aston Martin, non è una suggestione. Si tratta di una prospettiva reale, concreta, ma di difficile realizzazione. Ecco perché bisogna andarci con i piedi di piombo quando si parla di affari in via di definizione.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Mercedes-AMG Petronas F1 team