Carlos Sainz: il faro della Ferrari

In una fase di smarrimento per la Ferrari, Carlos Sainz sta dimostrando di possedere nervi saldi. Un faro per il team italiano

Negli ultimi tempi Carlos Sainz era apparso un po’ spento, forse distratto da un futuro che ancora non si compie e che potrebbe di colpo prospettare situazione interessanti come l’Alpine dalle rinnovate ambizioni e la Mercedes che sta ancora valutando se portare a compimento l’operazione Andrea Kimi Antonelli. O magari quella Red Bull che forse si sta pentendo di aver rinnovato troppo in fretta il contratto di Sergio Perez. 

Fatto sta che nelle ultime due gare è stato lo spagnolo a portare un po’ di punti e un podio inatteso. Nulla di esaltante, niente da registrare nei fasti della grande epopea rossa. Ma va applaudita la capacità di non affondare nel mare di problemi che sconquassano il natante di Maranello.

A Silverstone Sainz ho ottenuto il massimo possibile e lo ha potuto fare perché – e non è la prima volta – ha mantenuto il cervello lucido anche quando il muretto ha preso a balbettare. E questa è una dote che lo spagnolo ha mostrato di possedere più di una volta. 

Sicuramente meno veloce in termini assoluti, Sainz mostra una maggiore capacità di leggere i momenti rispetto a Leclerc. Accadde a Monaco 2022, successe nella vittoria inglese della stessa stagione e nel capolavoro di Singapore 2023 quando usò Lando Norris per ottenere un trionfo con la macchina che non si dimostrò la più veloce del lotto.

Gp Gran Bretagna Ferrari
Carlos Sainz scende in pista con la Ferrari SF-24 durante le qualifiche del Gp di Gran Bretagna 2024

Sainz sta mostrando un’altra dote importante: possedere massicce quantità onestà intellettuale. Non illude nessuno Carlos, soprattutto quando dice che la Ferrari ha perso oltre  due mesi di sviluppo con un pacchetto, quello spagnolo, che evidentemente non ha funzionato visto che a Silverstone è stato bocciato.  

Qualcuno avrà da ridire sottolineando che certe uscite sono poco consone e non aiutano il team a uscire fuori dalle sabbie mobili. Invece è vero l’esatto contrario: proprio l’onestà, la capacità di affermare come stanno i fatti senza puerili ipocrisie, può dare la scossa a un ambiente intorpidito. 

Sainz, che in classifica piloti è incollato a Leclerc, sta dimostrando che anche in un anno difficile e nel quale corre sostanzialmente da licenziato in casa sta tenendo la barra dritta riuscendo a ottenere prestazioni molto prossime a quelle del più quotato compagno di squadra. Doti, queste, che sicuramente saranno messe sotto osservazione da chi sta cercando un pilota concreto per rilanciare il proprio team o per consolidarne la stabilità. 

Carlos Sainz, Scuderia Ferrari HP

Forse anche per questa ragione la candidatura di Carlos Sainz sta riprendendo quota in scuderie che fino a qualche settimana fa sembravano non considerare più il nome del ferrarista. È proprio a causa del momento difficile della Ferrari che stanno emergendo alcune virtù di un driver che non si lascia trasportare da un’ondata negativa ma riesce quantomeno a non soccombere risultando un atollo al quale il team si può appigliare.

Forse sono proprio il non aver nulla da perdere e la necessità di lanciare messaggi positivi agli altri team principal gli elementi che negli ultimi tempi hanno permesso a Carlos di tornare ad essere il faro della Scuderia. Proprio ciò che accadde a inizio stagione quando non aveva ancora assorbito l’onta dell’ingaggio di Lewis Hamilton. Insomma, per chiudere, Sainz sembra esaltarsi nei contesti più difficili a differenza di Leclerc che ha bisogno di un ambiente più pacificato per dare il meglio di sé.


Crediti foto: Scuderia Ferrari HP

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