Lewis Hamilton prenderà il posto di Carlos Sainz in Ferrari, una decisione che ha diviso – e non poco – le opinioni all’interno e all’esterno del team di Maranello.
Nell’ultima puntata del podcast Formula for Success, Eddie Jordan, uno che di piloti ne sa parecchio visto che ha svezzato, tra gli altri, un certo Michael Schumacher, ha criticato apertamente la scelta, definendola “[…] una mossa suicida di John Elkann“. Jordan ha anche rivelato di aver espresso direttamente questa opinione al presidente della Ferrari.
La decisione ha sollevato dibattiti fin dall’inizio della stagione appena conclusa. Molti si interrogano sulle capacità di Lewis Hamilton di essere ancora competitivo e veloce come nei suoi anni migliori o se invece sarebbe giunto il momento per lui di ritirarsi.
Il team principal della Scuderia Ferrari, Fred Vasseur, grande architetto dell’operazione, ha più volte ribadito che Hamilton non è affatto un pilota “bollito”. Lo ha dimostrato in alcune gare, nonostante non siano state numerose. È riuscito a farlo quando la vettura è andata incontro alle sue esigenze di pilotaggio, cosa che non è accaduta spesso a causa di una W15 problematica, come abbiamo spiegato in questo focus: leggi qui.
Va riconosciuto, quindi, che la Mercedes non sempre gli ha fornito una vettura competitiva. Stesso trattamento riservato a George Russell che però si è meglio adattato alle specifiche della Freccia d’Argento. Nonostante ciò, Hamilton ha conquistato due vittorie significative nel 2024: il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone e il Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps, quest’ultimo grazie alla squalifica di Russell.
Questi successi testimoniano che il sette volte campione del mondo non è ancora pronto per la pensione e che, con le giuste condizioni tecniche, può fare la differenza. La sfida in Ferrari rappresenta per lui l’opportunità di essere “nel posto giusto al momento giusto”. Nonché di dimostrare a gli scettici, a partire da Jordan per finire a Ralf Schumacher che pure aveva criticato l’impianto dell’operazione, che è ancora qualcosa da dire nel Circus.
Il progetto Ferrari opportunità per Hamilton
Con la stagione ormai conclusa, è inevitabile che si guardi al futuro. La domanda che molti si pongono è se Hamilton sarà all’altezza delle aspettative della Ferrari e soprattutto dei suoi tifosi. Le scelte del britannico, nella sua lunga e vincente carriera, non sono mai casuali.
È evidente che il progetto illustrato dalla Ferrari prima della firma lo abbia convinto non solo dal punto di vista commerciale ma anche da quello tecnico con garanzie di competitività che si sono già manifestate nel 2024 con una SF-24 che ha chiuso in crescendo dopo le difficoltà di metà annata.
Sia Hamilton che Leclerc credono nel progetto Ferrari. I segnali incoraggianti di fine stagione cui alludevamo poc’anzi, alimentano le speranze dei tifosi. Ma solo l’inizio della prossima annata, “start” che si terrà nuovamente in Australia, come ai tempi d’oro, potrà rivelare se i due piloti riusciranno a riportare la Rossa in cima, dove merita di stare. A dispetto dello scetticismo di Jordan e del “fantasma” di Carlos Sainz che continua a volteggiare sulla Gestione Sportiva.