Ferrari: Rory Byrne, il “nuovo” che avanza

Rory Byrne, classe 1944, anni 80, ha rinnovato il contratto di consulenza che lo lega alla Ferrari. A darne notizia è Leo Turrini dalle colonne del Quotidiano Nazionale. 

Cosa è stato Byrne per la scuderia di Maranello è cosa nota. L’ingegnere entra nella squadra italiana nel 1997 subentrando a John Barnard. Al suo fianco Ross Brawn con cui forma una coppia iper vincente. 

Arrivato in Ferrari, inizia subito ad apportare sviluppi sulla Ferrari F310B, l’ultima vettura concepita da Barnard. Con questi accorgimenti, la vettura diventa subito competitiva e duella con la Williams FW19 fino all’ultima gara. Perderà il titolo piloti, con il famoso scontro tra Schumacher e Villeneuve a Jerez, nel Gran Premio d’Europa. 

La sua prima Ferrari realizzata interamente è la F300, che conquista sei vittorie con Michael Schumacher. Successivamente la F399 permette di conquistare il Campionato Costruttori. Le F1-2000 e F2001 ottengono entrambi i titoli, così come la F2002 , la F2003-GA e la F2004.

Michael Schumacher a bordo della Ferrari F1-2000
Michael Schumacher a bordo della Ferrari F1-2000

Byrne lascia il ruolo di capo progettista Ferrari nel 2004. Gli succede Aldo Costa. Tuttavia mantiene il ruolo di consulente tecnico. Nel 2012, Byrne è stato chiamato a progettare la Ferrari F2012 dopo che questa ha avuto un inizio molto travagliato. È stato anche coinvolto nella progettazione della Ferrari F70.

Nel febbraio 2013, in occasione del lancio della F138, Byrne ha detto che stava “lavorando a pieno ritmo” alla Ferrari del 2014, in un ruolo consultivo. Nel 2015 viene chiamato dal neo-presidente Sergio Marchionne per la progettazione del modello del 2015 coadiuvando il direttore tecnico, ora in Mercedes, Simone Resta.

Byrne è stato fortemente coinvolto nella progettazione della Ferrari F1-75 del 2022, cosa che gli ha permesso di ottenere l’estensione contrattuale di tre anni nelle vesti di consulente. Oggi arriva un ulteriore rinnovo per un tecnico che, evidentemente, ha ancora qualcosa da dare. 

Non si faccia l’errore di pensare, come si scrive sui social che sono il termometro della temperatura del tifo, che sia un’operazione legata all’addio di Enrico Cardile e al possibile mancato arrivo di Adrian Newey. Il suo ruolo resta marginale e serve come consigliere per validare le linee guida delle vetture di nuova generazione che vedremo in pista nel 2026.

Crediti foto: Scuderia Ferrari HP

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