Il 2024 della Ferrari non è ancora concluso. Maranello introdurrà nel prossimo Gran Premio di Austin delle novità che serviranno a superare le difficoltà che ancora attanagliano la SF-24, una vettura un po’ troppo sensibile al cambiamento di piccoli dettagli. Tuttavia, gli aggiornamenti che saranno portati al Circuit of the Americas serviranno anche per stabilire quale sarà la traccia tecnica da seguire nel 2025, anno in cui Maranello abbraccerà Lewis Hamilton.
Il Cavallino Rampante vuole farsi trovare pronto per quel momento, sia da un punto di vista squisitamente tecnico che sul fronte gestionale. Frédéric Vasseur, il grande tessitore delle trame che hanno permesso l’approdo del sette volte campione del mondo in Ferrari, ritiene che Lewis possa essere la figura capace di dare la spinta definitiva alla crescita che la squadra italiana ha impostato ormai da due anni, ossia da quando l’ex dirigente Sauber ha preso possesso della sua scrivania nella Gestione Sportiva.

Lewis Hamilton: un’opportunità per la Ferrari
Quando Vasseur e la dirigenza, rappresentata da John Elkann e Benedetto Vigna, hanno scoperto che nel nuovo contratto di Lewis Hamilton esisteva una clausola di uscita, non ci hanno pensato un attimo prima di imbastire una trattativa, investendo cifre importanti e contestualmente interrompendo le contrattazioni in corso con Carlos Sainz, che è stato un po’ la vittima sacrificale di questa mega operazione di cui si parla ancora a mesi dal suo compimento.
Hamilton rappresentava un’opportunità troppo ghiotta per non provarci, come ha spiegato lo stesso Team Principal. Anche se l’avvio della stagione 2024 di Lewis è stato particolarmente complicato, Vasseur non ha mai dubitato delle prestazioni dell’inglese, ritenendo che fosse solo una questione di stimoli. Infatti, quando la Mercedes W15 è tornata a un buon livello prestazionale, “l’animale da pista” ha preso il sopravvento, andando a vincere due gare dopo due anni di digiuno.
Vasseur ha sottolineato che Hamilton è completamente immerso nel progetto Ferrari e, essendo una persona molto esigente con se stessa, trasferirà questa sua caratteristica a tutti i membri del team, innalzando il livello di attenzione e motivazione. Il manager di Draveil aveva già conosciuto da vicino Hamilton quando correva in GP2, e in quella situazione aveva potuto apprezzare quanto fosse mentalmente settato per vincere in maniera continuativa. Una mentalità da “cannibale perfezionista” che non potrà che giovare a un team come la Ferrari, che a volte tende a smarrire le motivazioni, perdendo la bussola.
Hamilton sicuramente non è nella fase ascendente della sua carriera, per ragioni anagrafiche, ma il suo immenso bagaglio tecnico-sportivo, perfezionato in Mercedes, servirà a far crescere ulteriormente una scuderia che punta in grande e che non vuole attendere il 2026 per provare a vincere un campionato del mondo, che manca da troppo tempo. In quest’ottica, l’approdo di Lewis sarà uno stimolo anche per Leclerc, che sarà invogliato a fare ancora meglio di quanto già non faccia.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Scuderia Ferrari HP