Un’ora e 26 minuti dopo la fantastica vittoria della Ferrari nel WEC, a casa nostra, nella 6 Ore di Imola (leggi qui), il popolo ferrarista ha potuto “gioire” del primo podio “canonico” (non dimentichiamo la vittoria nella Sprint Race cinese) in F1 dell’anno, un terzo posto in gara, grazie alla gestione gomme di Charles Leclerc.
Sappiamo fin troppo bene quanto Leclerc sia amato in Italia, dalla stampa ai social, che gli hanno sempre perdonato nulla e, nel giorno della Santa Pasqua, hanno gridato al secondo miracolo, dopo la Resurrezione di Gesù.
Senza Lewis Hamilton, non avremmo visto alcun miracolo
Nel mentre ci siamo crogiolati in un terzo posto, che potrebbe divenire un nuovo punto di partenza per la Ferrari, c’è un episodio in particolare che fan, appassionati ed addetti ai lavori, tendono a dimenticare pur di esaltare il proprio beniamino, da ormai 7 anni in Ferrari.
Lewis Hamilton non sta vivendo un momento felice, tra un feeling con la SF-25 che non riesce a trovare e il rapporto con il suo nuovo ingegnere di pista, Riccardo Adami, che stenta a decollare.

Ma, durante la gara di Jeddah, è stato decisivo per il podio del compagno di squadra. Con una difesa da vero sette volte campione del mondo di F1, con astuzia, è riuscito a rallentare l’arrembante connazionale della McLaren, Lando Norris, in rimonta dalla 10ª posizione. Il circuito cittadino di Jeddah prevede due zone DRS consecutive. Il sir inglese si faceva passare da Norris nella prima delle due zone dove si poteva spalancare l’ala, per poi risuperarlo sul rettilineo del traguardo.
Seppur volutamente fatto passare in sordina, quella difesa d’astuzia ha permesso a Leclerc di agguantare il podio, con 1.1 secondi di vantaggio su Norris.
Lewis Hamilton, un vero uomo-squadra
Fin dal suo annuncio in Ferrari, il sette volte iridato, nonostante tutto il clamore che ne è seguito, una parte dei fan, appassionati ed addetti ai lavori, non riesce ad accettarlo come parte integrante della scuderia di Maranello.
Con il suo blasone e la sua infinita esperienza, saprà uscire dalle sabbie mobili della SF-25 che lo attanagliano, ma nel frattempo si mette a disposizione del team e del compagno di squadra.
Troppe volte, in passato, abbiamo letto di polemiche fantasiose sull’atteggiamento da parte dell’ex Carlos Sainz, ritenuto egoista da gran parte del mondo Ferrari, ed oggi invece tendiamo a minimizzare e a cancellare la difesa dell’inglese, dando solo i meriti a Leclerc.
Lewis Hamilton si sta dimostrando un vero uomo-squadra, che ne vogliano i suoi detrattori: l’altro ieri, a Jeddah, ha corso per l’obiettivo massimo, il primo podio in gara della Ferrari, con il Cavallino Rampante stampato sul cuore.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, McLaren F1