Il Gp di Spagna è la tappa più attesa del mondiale di F1 2025. Motivo di ciò? L’entrata in vigore della Direttiva Tecnica 018 che, secondo qualcuno che vive di speranze, avrebbe dovuto rimescolare il mazzo di carte dei valori della Formula 1. Se osserviamo ciò che hanno detto le qualifiche non troviamo differenze sostanziali con le tendenze emerse fino nel primo terzo di stagione: la McLaren MCL39 guidava prima e lo fa oggi.
Una narrazione mirata alla rivoluzione smentita dai fatti, come era ampiamente prevedibile e come era stato preannunciato dai protagonisti in pista. Purtroppo, certa stampa, ammorbata dal virus del sensazionalismo e dalla necessità di vendersi per sopravvivere, aveva alimentato sogni vacui che la prassi sta demolendo.

Ferrari – Lewis Hamilton è già settato sul 2026
A questo punto, se dovessero essere confermate le tendenze emerse ieri, avrebbe senso per chi insegue di spingere sullo sviluppo in un quadro normativo zeppo di vincoli tecnici e finanziari? Secondo Lewis Hamilton la risposta è negativa.
“Non so quali aggiornamenti abbiamo in programma, ma non ne abbiamo uno da un po’ di tempo. Continueremo a spingere con quello che abbiamo. Presto dirò al team che sarà il momento di concentrarci sul prossimo anno. In questa stagione si tratta di costruire una base, imparare a conoscere gli strumenti in termini di struttura e processi e perfezionarli in maniera tale che, quando arriveremo al 2026, avremo la macchina che vogliamo davvero”.
“Hanno fatto un lavoro straordinario”, ha spiegato il sette volte iridato parlando della McLaren. “Su di me hanno mezzo secondo, mentre sono tre i decimi sugli immediati inseguitori. Noi non abbiamo un aggiornamento che possa regalarci mezzo secondo, questo è certo”.

Il pragmatismo al potere
Hamilton non si nasconde – per fortuna in Ferrari c’è qualcuno che getta la maschera – e dà forma a un concetto più volte espresso dalle colonne di Formulacritica: a un certo punto di un’annata caratterizzata da una cornice regolamentare morente, sarebbe stato più saggio dirottare risorse economiche e tecniche sulla stagione della grande rivoluzione del paradigma.
Sarà anche dura da accettare, non sarà bello vedere team non essere attivi nella tenzone sportiva, ma la logica impone atti di lucida progettualità piuttosto che inutili rincorse verso un’effimera gloria di breve periodo che forse non è nemmeno agguantabile. Montmelò è stato raccontato come un bivio che rischia invece di porsi come un rettilineo che prosegue ciò che si è finora apprezzato. A questo punto è lecito – anzi necessario – ricalibrare gli obiettivi.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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