Negli ultimi giorni si è leggermente placato il battage mediatico intorno al futuro in Ferrari di Adrian Newey. Un processo normale in mancanza di notizie certe. Le congetture e le speculazioni sono attraenti fino a un certo punto, poi subentra la noia da ripetizione.
Lo stesso tecnico inglese, stuzzicato da Sky Sports, ha lasciato intendere che è affascinato dalla sfida rappresentata dalle regole 2026 (che prima o poi verranno deliberate) senza però aggiungere ulteriori dettagli su decisioni che forse non sono state ancora prese.
Le cronache dei bene informati riferiscono che Newey sia molto vicino a vestire il rosso. Suggestioni così potenti che è bastato vedere Adrian parlare con Piero Ferrari sulla griglia di partenza del Gp di Miami per far spiccare la fantasia in pericolosi voli pindarici.

Il figlio di Enzo aveva sottolineato che si era trattato di una chiacchierata informale sulla comune passione relativa alle auto d’epoca e agli eventi a esse correlate. D’altro canto era difficile immaginare che la trattativa si facesse in favore di telecamere e alla luce del sole. Tra l’altro con un uomo, Piero, che poco ha a che fare con le cose della GeS.
Oggi, Benedetto Vigna, AD del gruppo modenese, ha ulteriormente sedato le voci che urlano di un passaggio imminente. “[Newey] È un nostro cliente, partecipa alle Cavalcade. Sui giornali si scrivono tante cose”. Poche parole che non dicono molto e che di certo lasciano trapelare che gli accordi non sono ancora definiti.
Newey ha un gardening da affrontare e in questo periodo sia lui che gli eventuali nuovi datori di lavoro (tra i quali va annoverata anche la possibilità Aston Martin) sono tenuti al massimo riserbo. D’altra parte anche con ruoli marginalizzati, l’ingegnere lavorerà ancora per la scuderia austriaca e non può permettersi pubblici abboccamenti con altre realtà industriali.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP