Ferrari – Mercedes: attenuanti e speranze a cui appigliarsi

Vasseur e Wolff avevano aspettative più elevate per il Gp del Bahrain. I problemi riscontrati sulla Mercedes W15 e la Ferrari SF-24 hanno celato il loro vero potenziale? Jeddah darà una risposta più concreta

Siamo la seconda forza alle spalle della Red Bull”. “Pensiamo di avere circa tre decimi di ritardo dalla RB20”. Queste, più o meno forzate, erano le considerazioni ascrivibile a James Allison e Frédéric Vasseur dopo i tre giorni di test invernali svoltosi a Sakhir. Il Gp del Bahrain ha letteralmente stravolto le prospettive sopra riportate offrendo uno scenario che ricorda molto da vicino quello dell’anno scorso, nella fase finale del mondiale: Red Bull a decretare legge, Ferrari dietro e notevolmente staccata, Mercedes e McLaren attaccatissime tra loro ma leggermente attardate dalla Rossa e Aston Martin che prova a fatica a restare in scia.  

Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire. Le due squadre che a detta di tutti dovevano serrare i ranghi della F1 sono incappate in un semplice weekend no oppure questa è la zuppa riscaldata che dobbiamo mandar giù per una decina di mesi? Domanda campale alla quale non s’intende dar risposta. 

Il Gran Premio dell’Arabia Saudita darà, si spera, qualche segnale suppletivo che ci aiuti a capire quale possa essere l’andazzo. Il Jeddah Corniche Circuit offre caratteristiche molto diverse da Sakhir. Un’eventuale conferma dei valori visti ieri rappresenterebbe una doccia gelata dalla quale sarebbe difficile riprendersi. Eppure, volendo essere ottimisti, nel 57 giri della gara bahreinita ci sono state delle attenuanti sia per la SF-20 che per la W15.

Mercedes W15
Lewis Hamilton, Mercedes W15

Mercedes e Ferrari hanno attenuanti solide per le deludenti prestazioni di Sakhir?

Si parta da un presupposto: Max Verstappen potrebbe aver nascosto parte del  potenziale poiché ha dovuto semplicemente gestire il passo. Idem per Perez una volta agguantato il secondo posto e aperto un margine di relativa sicurezza su Sainz. Ammesso che questo non sia accaduto e che quindi le RB20 viste in gara abbiano espresso la loro vera forza, per gli inseguitori ci sono delle scusanti che hanno un peso specifico. 

Sainz è stato l’unico a non soffrire difficoltà assortite. Charles Leclerc ha corso con un non meglio precisato problema ai freni, le due Mercedes hanno “respirato male” e, per non farsi mancare nulla, sulla 44 il sedile s’è messo a muoversi infastidendo non poco la guida di Hamilton. 

I test pre-stagionali sono stati abbastanza buoni – ha esordito Toto Wolff, boss della Stella a Tre Punte – Anche le prestazioni di giovedì e venerdì sono state incoraggianti. La macchina era stabile, mediamente buona. Ai piloti piace. Quando abbiamo iniziato la gara con la gomma morbida, tutto è andato secondo i piani. Poi, purtroppo, abbiamo dovuto far calare il motore più del previsto. Non riusciamo ancora a capire da dove sia scaturito il problema. Uno dei nostri team clienti, la Williams, ha avuto lo stesso problema. È stato inaspettato“.

Da quel momento in poi, se si perdono 3-4 decimi di prestazioni della Power Unit, allora si deve fare il lift and coast. Quindi penso che in alcuni momenti, probabilmente, si trattava di 5 o 6 decimi di passo persi che la macchina in realtà aveva. Pertanto, non è stato molto divertente. In alcuni momenti eravamo circa 10 gradi al di sopra di quello che pensavamo di dover essere“. 

Toto Wolff, team principal e co-proprietario del team Mercedes AMG F1

Problemi passeggeri che Mercedes ritiene di poter bypassare già nel prossimo fine settimana. Temporanei perché dipenderebbero dalla mutata configurazione degli sfoghi dell’aria calda sul cofano motore deliberata dopo le sessioni di libere. “Non è qualcosa di cui dobbiamo essere preoccupati. Dobbiamo solo usare una carrozzeria leggermente più grande, che magari ci costerà qualche centesimo in termini di performance, ma almeno non perderemo oltre quattro decimi di motore”. Incrociate le dita. Per amore dello spettacolo e dell’imprevedibilità. 

In Ferrari, più o meno, si vive una realtà simile. “Ci aspettavamo qualcosa di meglio, non siamo soddisfatti”, ha detto Vasseur pochi minuti dopo la fine delle operazioni. “Ma con quello che è successo in gara, date le circostanze, tutto sommato abbiamo portato a casa un buon risultato. Non ci aspettavamo di avere questi problemi ai freni che hanno penalizzato enormemente la gara di Leclerc nella prima metà. Sainz ha fatto una buona rimonta, è riuscito a lottare con Perez“.

Peccato che Verstappen fosse su un’altra galassia. Ma per questo il buon Fred ha una spiegazione valida (?): “Penso che Verstappen fosse nelle condizioni di avere un vantaggio che lo ha portato a fare un giro velocissimo e uno conservativo per gestire motore e gomme. Ma nel complesso, nei 57 giri, ha avuto una ventina di secondi di vantaggio sui primi inseguitori. Sicuramente è andata meglio rispetto allo scorso anno, ma è anche vero che siamo sempre 4-5 decimi più lenti di lui, per cui dobbiamo crescere“.

I decimi, da due-tre passano a quattro-cinque in una settimana. Un gap importante che normalmente farebbe cadere chiunque nella disperazione più nera. Ma non il nostro prode Federico da Draveil che spera che l’asfalto saudita possa essere un fidato amico. “Jeddah sarà una gara molto diversa. L’asfalto è molto diverso, ci sarà zero degrado Useremo le gomme più morbide e partiremo tutti da zero”.

Frédéric Vasseur – Team principal Scuderia Ferrari

E’ chiaro che se guardiamo il distacco dal primo al decimo, il gap è diminuito del 50%. Significa che a livello strategico sarà molto più difficile da gestire perché quando esci dai box sei in posizione molto più arretrata e nel traffico. E’ tutto molto diverso. Siamo all’altezza delle aspettative sul giro secco e in gara abbiamo recuperato terreno. C’è ancora da fare, ma la partenza è buona“.

Non siamo partiti bene rispetto alla Red Bull, ma rispetto allo scorso anno siamo partiti bene. Poi durante l’anno scorso siamo migliorati molto e in alcune piste eravamo in lotta con loro. Se riusciremo a sviluppare come abbiamo fatto nel 2023, allora sarà possibile lottare“, ha chiuso Vasseur. 

Che bella informata di ottimismo. A questa e a quella espressa da Toto il viennese ci attacchiamo con tutte le forze speranzosi di non vedere un 2023 replicato per due gare in più. Che dire, amici, se ci credono i primi rivali della Red Bull, chi siamo noi per non fare altrettanto?


Crediti Foto: Scuderia Ferrari, Mercedes AMG F1

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