Chi non ricorda il celebre striscione a cui fa riferimento il titolo di questo articolo: “Meglio un Alesi oggi che cento Schumacher domani?“.
Fu l’addio, a Monza 1995, del popolo ferrarista al loro idolo franco-siciliano. Quel giorno, Jean seppe onorarli con un’ennesima prestazione tutta cuore, ma purtroppo, zero risultati.
A distanza di trent’anni, lo scenario è tristemente simile: c’è sempre una Rossa in affanno, un pilota adorato alla sua guida e, su una monoposto avversaria, un supercampione antipatico e affamato di vittorie. L’unica differenza è che l’arrivo di quest’ultimo a Maranello non è previsto a breve termine.

Ma Jean e Charles sono veramente così simili?
Fino a un certo punto. Il monegasco eccelle in qualifica e sui circuiti cittadini (Senna docet), ma anche Alesi non era da meno in questo senso. Differiscono per il palmarès: Charles ha ottenuto nettamente di più in termini di vittorie ed è stato persino vicecampione del mondo. Alesi ha vinto un solo Gran Premio, anche se a sua parziale discolpa le sue Ferrari erano oggettivamente pessime.
Nei momenti duri della squadra, emerge un “male oscuro” che accomuna i due piloti di lingua francese: entrambi sembrano non riuscire a risollevare l’ambiente, deprimendo ulteriormente la squadra con il loro disilluso pessimismo.
Schumacher vs. Verstappen: l’aggressività in pista
Le affinità tra Schumacher e Verstappen sono molteplici: sia il tedesco che l’olandese impongono in pista la loro guida dittatoriale e aggressiva, spesso al limite della scorrettezza, esibendo un strapotere sfrontato.
I due supercampioni, però, non sono identici nel loro approccio al team:
Michael era un vero uomo-squadra, sempre pronto a difendere i suoi meccanici e ingegneri. Non una singola critica pubblica verso di loro, nemmeno quando subì un infortunio alla gamba a causa di un errore del team.
Max è decisamente più severo: se i risultati non arrivano, è spietato con il suo gruppo e non disdegna accuse pubbliche davanti ai giornalisti o dure ramanzine via radio.
E i risultati? Identici. Le loro squadre hanno sempre risposto positivamente alle “cure” dei due Campioni, risorgendo dalle difficoltà.

E quindi, ritorniamo al quesito iniziale: converrebbe uno scambio Verstappen-Leclerc? Forse i risultati non arriverebbero comunque, ma state certi che, ad ogni figuraccia, Max darebbe una bella strigliata a tutti, per la soddisfazione degli affranti tifosi del Cavallino.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari HP
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