Abu Dhabi, 2024 – L’ultimo weekend della stagione di Formula 1 è alle porte, e anche se il titolo piloti è già nelle mani di Max Verstappen, il Gran Premio di Abu Dhabi offre ancora uno spunto narrativo interessante: la battaglia tra Ferrari e McLaren per il titolo costruttori. Tuttavia, sorge spontanea una domanda: importa davvero chi vince il titolo costruttori?
Il titolo piloti domina i ricordi
Se chiedessimo a un appassionato medio chi ha vinto i campionati costruttori negli ultimi anni, è probabile che rimanga incerto. Certo, ricorderà i piloti dominanti: Hamilton, Verstappen, Vettel. Il titolo costruttori, invece, vive spesso nell’ombra, relegato a “effetto collaterale” della vittoria del pilota.
Nel 2008, quando la Ferrari ha conquistato il suo ultimo costruttori, il mondo era concentrato su Felipe Massa e quel drammatico finale a Interlagos, che consegnò il titolo piloti a Hamilton per un solo punto. Il costruttori? Un dettaglio quasi dimenticato.
Ferrari vs McLaren: uno scontro dal sapore nostalgico
Quest’anno, la battaglia per il costruttori ha un fascino particolare: Ferrari contro McLaren, un duello che richiama alla mente gli anni d’oro della Formula 1. La McLaren, trascinata da un eccellente Lando Norris e da un ritrovato gregario Oscar Piastri, è in vantaggio, ma la Ferrari, con Charles Leclerc e Carlos Sainz, è pronta a dare battaglia. Una rivalità storica, certo, ma anche in questo caso è difficile immaginare che il risultato rimanga scolpito nella memoria collettiva.
Perché il costruttori conta (o forse no)
Nonostante l’apparente mancanza di appeal, il titolo costruttori è fondamentale per le squadre. È una questione di finanze: il campionato costruttori determina gran parte dei premi in denaro distribuiti dalla Formula 1. Per Ferrari e McLaren, vincere significa consolidare risorse per sviluppare le vetture future. Inoltre, per i team, il costruttori rappresenta il metro di misura della loro capacità tecnica, più che delle prestazioni individuali dei piloti.
Eppure, dal punto di vista del pubblico, è il pilota che incarna la leggenda. Ayrton Senna, Michael Schumacher, Sebastian Vettel: sono i nomi che rimangono nel cuore degli appassionati, non quelli dei loro team nelle annate vittoriose.
Il caos del Qatar e la suspence “programmata”
La battaglia per il costruttori avrebbe potuto chiudersi prima, ma il controverso Gran Premio del Qatar ha aggiunto un pizzico di dramma. Decisioni della direzione gara e penalità sproporzionate hanno ritardato il verdetto, creando un finale al cardiopalma quasi “costruito”. Che sia un caso o un abile gioco narrativo della Formula 1, Abu Dhabi si presenta come uno scenario perfetto per concludere la stagione con uno spettacolo di fuoco.
Alla fine, chissenefrega?
Quando la bandiera a scacchi sventolerà domenica sera, il vincitore del costruttori sarà celebrato, ma per quanto? Tra un mese, si parlerà di nuovo solo di Verstappen e del suo quarto titolo consecutivo. La battaglia tra Ferrari e McLaren sarà già sfumata nel passato, un’altra nota a margine della storia della Formula 1.
Forse il costruttori conta davvero solo per i team e per i puristi. Per tutti gli altri, la vera Formula 1 vive nel mito dei campioni al volante, negli episodi epici e nei momenti che definiscono una carriera, non nei dettagli contabili.