La Ferrari “lavora ai fianchi” della Red Bull

Se Red Bull è preoccupata Ferrari è fiduciosa: stati d’animo differenti a Maranello e a Milton Keynes in vista del Gp d’Australia

Oggi la Ferrari ha portato in fabbrica il bottino di trofei ottenuto nel Principato di Monaco. L’occasione per una piccola celebrazione presieduta da Frédéric Vasseur e Diego Ioverno che non ha però fermato i lavori normalmente programmati. A Maranello la testa è già al Canada dove si disputerà il nono appuntamento di un Campionato del Mondo 2024 che lassù si sta facendo parecchio frizzante. 

Si vivono momenti diversi nei due team che comandano le operazioni. In Ferrari l’entusiasmo è palpabile, così come la consapevolezza di essere sulla strada giusta per issarsi stabilmente in vetta. In Red Bull la situazione è ben diversa: i dubbi prevalgono sulle certezze e l’imminente Montreal viene vissuta più come uno scoglio da aggirare che come una possibilità da sfruttare per riprendere il cammino in solitaria. 

A dirlo sono sia Christian Horner che Helmut Marko che si sono mostrati abbastanza in ansia per i minacciosi cordoli che caratterizzano il cittadino nordamericano. Proprio quei manufatti che invece potrebbero aiutare la Ferrari SF-24 “Evo” a emergere come accaduto a Monaco. Anche se il layout della pista è del tutto differente. 

La Red Bull è sotto pressione e a Maranello, mossi da un vero e proprio cinismo sportivo, lo hanno capito e intendono infierire sferrando un altro colpo stordente. “Se si considerano gli ultimi due o tre weekend, credo che Max abbia commesso più errori a Imola che nelle gare precedenti. Se rimani nella tua zona di comfort per la strategia non commetti errori. Ma torneranno presto e saranno forti, e non credo affatto che sarà tutto facile fino alla fine“. 

Vasseur Ferrari
Frédéric Vasseur festeggia la vittoria del Gp di Monaco 2024

Così Frédéric Vasseur, apparentemente placido ma in realtà implacabile pugile, ha commentato le ultime uscite del campione del mondo in carica. Per continuare a mettere alle corde i rivali la Ferrari deve continuare a lavorare ai fianchi i competitor.  

Siamo concentrati solo su noi. L’obiettivo è fare un buon lavoro e migliorare la macchina gestendo bene i piloti. Ci sono ancora 17 gare da disputare. La McLaren è un concorrente, a Monaco eravamo sullo stesso ritmo. Credo che fosse una questione di un decimo. A Imola erano davanti a noi, sarà così fino alla fine. Non sono fissato con la Red Bull“, ha spiegato l’ex Sauber.

In effetti in Ferrari si intende evitare l’errore di individuare un solo pericolo permettendo al terzo incomodo di incunearsi nella lotta. Per chiudere col parallelo pugilistico, a Maranello tengono la guardia alta perché la convergenza prestazionale è ormai un fatto. E bisogna abituarsi a lottare su più fronti. 


Crediti foto: Scuderia Ferrari HP

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