Non servono frasi gridate per mandare un messaggio forte. Dopo la qualifica del gp d’Italia, conclusa con un quarto posto, Charles Leclerc ha scelto parole misurate, ma non per questo meno pesanti. Frédéric Vasseur, poco prima, aveva smorzato il dibattito sul gioco delle scie, spiegando che non fosse il vero punto decisivo delle qualifiche: leggi qui. Ma il monegasco, pur senza nominare direttamente il team principal, ha espresso una visione ben diversa: “La questione scia si sarebbe potuta gestire diversamente. Però è andata così”.
Non proprio l’allineamento perfetto con la linea ufficiale. Anzi, una sottile ma evidente smentita. Leclerc lascia intendere che qualcosa nel coordinamento Ferrari non abbia funzionato, un dettaglio che a Monza può fare la differenza fra un giro da prima fila e uno che vale “solo” la P4.

“Il mio giro è uno di quelli che passano un po’ sotto anonimato, perché alla fine mi è valso solo la P4, ma è stato veramente un bel giro. Ero molto contento. La quarta posizione era il massimo che potevamo ottenere”, ha aggiunto Leclerc. Una dichiarazione che racconta tutta la frustrazione di un pilota consapevole di aver spremuto la SF-25 al limite, ma di non aver trovato l’assistenza strategica che forse avrebbe potuto spingerlo più avanti.
Il ricordo della vittoria dello scorso anno, conquistata quando nessuno la riteneva possibile, tiene accesa la speranza. “L’anno scorso avevo detto che realisticamente non si poteva pensare di vincere e invece alla fine abbiamo vinto. Spero che potremo ripeterci domani”, ha ricordato Charles, che non ha nascosto la forza degli avversari: “Sicuramente sulla carta la McLaren e la Red Bull sono molto forti questo weekend. Però farò di tutto, vincere a Monza è qualcosa di speciale”, ha spiegato il #16.
Charles ha anche svelato un retroscena tecnico, confermando che i due ferraristi hanno scelto strade differenti. “Abbiamo due configurazioni un po’ diverse tra le nostre due macchine. Da parte mia sono andato abbastanza aggressivo e credo che questo abbia pagato positivamente in qualifica. Nel rettilineo andiamo forte. Dobbiamo vedere se questa scommessa funziona anche domani”.

Charles Leclerc lancia un segnale al team
Dietro la compostezza delle frasi di Leclerc si legge un messaggio preciso: la Ferrari, nel fine settimana di casa, non può permettersi di sprecare dettagli. La gestione della scia, che Vasseur aveva ridimensionato a fattore secondario, per Charles resta invece un tassello importante, soprattutto a Monza. È qui che si costruiscono le pole e, spesso, anche le vittorie.
Domani sarà il passo gara a dettare legge, ma la scintilla di tensione tra la voce del box e quella del pilota è già emersa. La Ferrari potrà anche minimizzare, ma la sensazione è che Leclerc abbia voluto rivendicare un ruolo centrale nelle decisioni strategiche. Una presa di posizione percepita chiaramente: Charles non vuole più sentirsi “passeggero” della sua qualifica.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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