Fresca della seconda vittoria di fila alla 24 Ore di Le Mans, la leggendaria casa di Maranello si prepara a festeggiare un nuovo, importante, traguardo. Il ritorno nel WEC da parte della Ferrari si è dimostrato un’operazione di gran successo, confermando una competitività ottenuta in tempi record.
La rinascita del cavallino rampante
Il lavoro svolto dai vertici di Maranello ha messo in campo ingenti risorse per riportare la vittoria e i risultati sono evidenti:
- il programma WEC, seppur giovane, ha colto in pieno l’obiettivo della vittoria a Le Mans, bissando il successo nell’edizione 2024;
- la scuderia Formula 1, dopo una profonda ristrutturazione, ha ritrovato la competitività, affermandosi stabilmente come seconda forza del mondiale, oltre a riuscire a strappare qualche vittoria alla corazzata Red Bull.
In questo contesto, troviamo una Ferrari sulla cresta dell’onda, con una fanbase rinnovata e una stampa che gode dei successi della rossa, i quali – si sa – sono un notevole boost per le vendite della carta stampata e i click dei contenuti web.
Vittorie da record per la Ferrari
Parlare di momento positivo è lecito, soprattutto se si considera che la Ferrari è stata in grado di battere un piccolo record: è l’unico costruttore in grado di vincere lo stesso anno sia il Gran Premio di Monaco, sia la 24 Ore di Le Mans negli ultimi 90 anni. L’ultima franchigia in grado di ottenere tale risultato fu l’Alfa Romeo, nel lontano 1934. Questo risultato è frutto di un ampio progetto, mirato a rilanciare – come se ce ne fosse bisogno – il brand Ferrari.
La striscia positiva del Cavallino Rampante
Il programma hypercar della Scuderia Ferrari sembra essere una macchina perfetta. Sin dalla presentazione della 499P, la casa di Maranello aveva già chiaro il suo obiettivo: insidiare il dominio delle Toyota. La stagione 2023 ha visto le rosse più volte sul podio, culminando con la vittoria sul Circuit de la Sarthe. Il 2024 sembra andare in maniera molto simile, con l’aggiunta di una terza vettura, gestita privatamente da AF Corse.
Parallelamente, in Formula 1 si può osservare un percorso simile, a partire dall’insediamento di Frédéric Vasseur come Team Principal. L’ingegnere francese ha immediatamente eliminato radici – ed erbacce – dalla precedente gestione Binotto e fatto una ricca campagna acquisti “rubando” dai reparti tecnici dei competitor. La stagione 2024 ha visto la SF-24 vittoriosa già due volte: la prima con Sainz in Australia, la seconda con Leclerc a Monaco.
Quando vince la Ferrari sono tutti contenti
Esaminando la recente storia della Ferrari nel WEC e in F1, possiamo notare diverse somiglianze in quello che è uno storytelling decisamente avvincente: in entrambi i casi troviamo l’eroica Ferrari chiamata ad affrontare un gigante che domina il campionato lasciando soltanto le briciole al resto della griglia. Sia Toyota, sia Red Bull, continuano a occupare una posizione dominante nei rispettivi campionati, ma la Ferrari è sempre lì, pronta ad approfittare di una loro debolezza.
Questa striscia positiva si riflette positivamente sul pubblico, generando grande interesse da parte dei tifosi, i quali si lanciano sul carro del vincitore, anche dopo aver passato intere giornate a lanciare escrementi sul bellissimo edificio della Gestione Sportiva Ferrari. A guadagnare da questa situazione sono anche F1 e WEC, i quali godono di un nuovo flusso di cassa generato dai fan che si accapigliano per i posti in tribuna per la 6H di Imola o riattivano l’abbonamento alla Pay TV per sentire un pazzo scalmanato urlare come la tromba di un camion mentre Leclerc taglia il traguardo.
Il segreto del successo? Vincere dove conta
Perché accade ciò? Perché Ferrari ha vinto nelle gare più importanti della stagione: Monaco e Le Mans. Il WEC è un campionato durissimo, il quale è recentemente tornato alla ribalta grazie all’introduzione della categoria Hypercar e il relativo ingresso di un corposo numero di costruttori.
La 24H di Le Mans è chiaramente l’appuntamento più interessante del calendario e la gara in grado di attirare maggiormente l’attenzione sia degli appassionati, sia degli avventori. Similmente, anche il Gran Premio di Monaco ha un notevole potere mediatico, in grado di rendere epica ogni vittoria su questo storico circuito cittadino.
Sul fronte di puro marketing, appare evidente che una vittoria della Ferrari, anzi di Charles Leclerc, sia molto più “vendibile” rispetto a un noioso Max Verstappen che vince 19 gare su 22. Parallelamente, a nessuno interessa che Toyota abbia vinto ancora una volta il mondiale WEC, ciò che conta è Giovinazzi in parata a Maranello con la 499P, ancora sporca e graffiata dopo la vittoria a Le Mans.
Bastano solo 2 primi posti, nelle gare più “visibili” della stagione per:
- spingere al massimo le vendite del merchandising;
- rinforzare il brand;
- riportare a casa fan ormai spariti da decenni;
- incrementare lo share delle gare in TV;
- vendere più biglietti per le gare.
Inoltre, queste due vittorie strategiche sono in grado di gettare una cortina di fumo dinanzi alle “solite” cose che mandano in bestia i fan, come strategie completamente sbagliate, aggiornamenti che non aggiornano e ingegneri britannici che non trovano la via di Maranello.
Insomma, nella vita non è necessario essere il numero uno in assoluto, basta esserlo solo quando tutti ti stanno guardando.