Lewis Hamilton in Ferrari è un passaggio che si concretizzerà a partire dal 2025, e proprio nel mese di gennaio, il sette volte campione del mondo indosserà la tuta Rossa per girare nella pista di Fiorano. Tutti gli appassionati di motorsport non vedono l’ora di osservarlo ala guida di una monoposto Ferrari, sperando magari che sia proprio una leggenda come lui a riportare il titolo a Maranello.
Questo storico passaggio, da quando è uscita la notizia a febbraio, ha fatto storcere un po’ il naso a qualcuno. C’è chi ha dichiarato che si tratta solo di un’operazione commerciale, chi ha criticato la mossa di Fred Vasseur in quanto si è sostituito un trentenne per un quarantenne, ecc.
Adesso è stato Ralf Schumacher, ex pilota di Jordan, Williams e Toyota, e adesso opinionista per Sky Germania, che ha criticato la scelta della Ferrari, paragonando il britannico al proprio fratello. Vasseur ha più volte dichiarato che la squadra avesse bisogno di una personalità forte come quella di Lewis, capace di far crescere il team, dal punto di vista mentale, e Charles Leclerc, che dovrà alzare l’asticella per non sfigurare contro un sette volte campione del mondo.
Secondo Schumacher, l’ex Mercedes incontrerà delle difficoltà nella sua esperienza italiana, in quanto storicamente non ha dato quasi mai il giusto input agli ingegneri nello sviluppo della monoposto e, di conseguenza, sarà difficile per lui emergere visto che la squadra conosce già Leclerc.
Ralf Schumacher: “Vi spiego la differenza tra Hamilton e mio fratello”
In molti hanno visto in Hamilton il pilota su cui costruire una squadra vincente, grazie anche alla sua incredibile esperienza nel mondo della Formula 1. Una figura, quindi, di rilievo, come lo fu Micheal Schumacher nel 1996, quando arrivò in Ferrari.
Tuttavia, Ralf Schumacher, ai microfoni di Sport1.de ha spiegato che i due piloti non si possono paragonare, poiché a Lewis manca una qualità che, invece, Michael aveva:
La più grande differenza è che Michael sapeva lavorare con gli ingegneri per sviluppare una macchina che combaciasse perfettamente con il suo stile di guida. Lewis non riesce a fare ciò. Non è mai stato in grado di farlo. Basta ascoltare ciò che gli ingegneri Mercedes dicono. Toto Wolff ha accentuato il fatto che un pilota deve premere l’acceleratore e gli ingegneri sviluppare la macchina. Dice questo perché i suoi piloti sono all’apparenza non in grado di dare il giusto input agli ingegneri.
Successivamente, l’ex pilota analizza la situazione in casa Ferrari, menzionando la posizione che ricopre Leclerc all’interno della squadra:
Michael era completamente diverso. Dava le giuste indicazioni ai suoi fidati come Ross Brawn e Jean Todt. Per Lewis, invece, sarà più difficile perché Leclerc è il pilota di punta in squadra. Tutta la squadra lo conosce. Per Lewis sarà tutto nuovo in Ferrari.
Le parole di Ralf Schumacher su Hamilton sono da prendere alla lettera?
Chi può rispondere a questa domanda se non qualcuno che ha lavorato a stretto contatto con Lewis nel corso di questi anni? In un articolo pubblicato qualche giorno fa, abbiamo visto come Andrew Shovlin, Trackside Engineer per Mercedes, abbia ritenuto Hamilton uno dei segreti dei successi Mercedes.
L’ingegnere ha spiegato, infatti, quanto sia stato importante per il team di Brackley avere un pilota dalla forte mentalità, letteralmente ossessionato dalla vittoria. Inoltre, Shovlin ha lavorato anche con Michael Schumacher, dunque ha conosciuto il metodo di lavoro dell’ex Ferrari, e ha comparato i due sette volte campioni del mondo.

Partendo dal presupposto che sostituire Schumacher non era qualcosa di semplice, sin da quando Lewis è subentrato al suo posto, ha dimostrato di valere quei sette titoli mondiali conquistati. I due piloti, secondo Shovlin, si differenziano dal punto di vista della personalità e nella maniera in cui interagiscono con la squadra. Tuttavia, ha riscontrato delle somiglianze nella preparazione alla gara, e nel dare agli ingegneri feedback tecnici.
Per concludere, la risposta al quesito posto in precedenza è ovviamente no. Un pilota che non è in grado di dare le giuste direzioni tecniche alla squadra, non potrebbe mai vincere 7 titoli iridati. La Ferrari, perciò, non deve fare altro che approfittare di questo pilota entrato nella leggenda di questo sport per ritornare a trionfare dopo un digiuno che dura ormai da troppo tempo.
Crediti foto: Mercedes AMG Petronas F1 Team