Il 31 luglio 2025 la Scuderia Ferrari ha informato attraverso un comunicato stampa il rinnovo pluriennale di Frederic Vasseur, Team Principal del team di Maranello. Il contratto di Vasseur sarebbe scaduto al termine dell’anno solare in corso.
Quando un manager di alto livello di un grande team è in scadenza le voci e le supposizioni in merito ad una conferma o meno sono molteplici. Il rinnovo del francese è sembrato per alcuni addetti ai lavori un piano B rispetto alle eventuali preferenze dei manager di alto profilo di Maranello. La verità, però, è ben diversa e Ferrari dovrebbe affidarsi all’attuale TP ben oltre il 2026. Perché?
Ferrari: Vasseur mai in discussione
Come appena detto, voci e speculazioni spifferavano di un addio di Vasseur a fine anno. Appunto, si trattava voci e speculazioni. John Elkann, Benedetto Vigna e in generale il ‘mondo’ Ferrari non hanno mai messo in discussione in alcun modo il buon operato del manager francese, sottolineando invece i buoni rapporti umani e professionali instauratisi tra Vasseur e i suoi superiori.
Certo, nel 2025 ci si aspettava uno step definitivo nella rivalità contro McLaren che purtroppo non è arrivato. Anzi, rispetto al 2024 il divario in termini prestazionali tra la ‘rossa’ e il team ‘papaya’ si è ampliato largamente, specie in qualifica.
In ogni caso, le voci di corridoio di un Vasseur sulla graticola si sono infrante senza particolari problemi. D’altra parte, è difficile ipotizzare un sostituto senza un effetto domino. Anche le voci presunte di un ritorno di fiamma con Christian Horner non hanno mai trovato alcun tipo di riscontro, se non alcune speculazioni iniziali a seguito della separazione tra il manager inglese e Red Bull visto che il rinnovo di Vasseur stentava ad arrivare.

Ferrari: per un progetto vincente deve vigere la stabilità
Il rinnovo di Vasseur ben si colloca in quello che potrebbe essere un ragionamento molto più ampio: per vincere c’è bisogno di stabilità. E’ la legge della Formula 1. Ogni team vincente ha affrontato alti e bassi nel corso della storia, ma nelle fasi imminenti che hanno portato alla vittoria si arrivava da un periodo di tempo abbastanza lungo dove il ‘capitale’ umano e tecnico a disposizione aveva fatto un percorso insieme.
Nel caso della Ferrari, specie nel recente passato, questo non è stato possibile. Dal periodo di Jean Todt, in Ferrari si sono succeduti dal 2008 al 2023 ben 5 Team Principal, senza ottenere alcun successo. Anche il reparto tecnico ha subìto vari scossoni, come ad esempio le uscite di uomini importanti come Nikolas Tombazis, Aldo Costa, James Allison, Lorenzo Sassi e altri ancora. Uomini di un certo spessore le cui sostituzioni erano risorse interne senza attingere da team rivali a causa della paura di finire nel ‘tritacarne’ di un periodo abbastanza turbolento.
Già con Mattia Binotto la Ferrari stava cercando di risalire la china e trovare una stabilità negli uomini al vertice. Tuttavia, è evidente che con Vasseur il Cavallino Rampante sta cercando di trovare proprio quell’equilibrio e quella stabilità che possano condurre il team alla vittoria.
Tra i vari punti di forza e motivi di riconferma, a lui sono riconducibili gli arrivi di Loic Serra come nuovo Direttore Tecnico Chassis, Jerome D’Ambrosio come vice Team Principal e l’avvicendamento tra Inaki Rueda e Ravin Jain a capo delle strategie, oltre che del ritorno in auge di Diego Ioverno come Direttore Sportivo al posto del partente Laurent Mekies.
Inoltre, come già anticipato in via esclusiva da formulacritica, a Vasseur sono da ricondurre una serie di operazioni di mercato dei tecnici prelevando parte dell’organico dai team rivali, Mercedes su tutti. Fronte pista invece, l’arrivo di Lewis Hamilton ha rappresentato un vero e proprio ‘colpo del secolo’.

Ferrari: il 2026 è l’opportunità che Vasseur e il team stanno cercando di cogliere
Quello che non sapremo mai è se Vasseur si sia mai sentito in discussione nel team. Una cosa però possiamo supporla: il 2026 è l’opportunità che il gruppo italiano sta cercando di cogliere. Nuovi regolamenti sia lato telaio che lato motore imporranno una revisione delle gerarchie rispetto ai regolamenti attuali. È molto probabile che Vasseur e tutta la squadra stiano puntando con forza al nuovo anno per poter lottare costantemente per vincere gare e lottare per i campionati iridati.
Anche qualora il 2026 non dovesse andare nel verso giusto secondo le speranze, la stessa Ferrari non dovrà avere fretta nell’emanare sentenze e divorziare dal Team Principal solo perché non si è arrivati al titolo. Ovviamente, un risultato disastroso che tenga il team fuori dalla ‘top 3’ verrà considerato come un enorme passo indietro.
Tuttavia, bisognerà tenere conto del contesto e di quanto possa risultare l’ipotetico gap della Ferrari nei confronti del riferimento.
La continuità che serve a Maranello non è insita nel fatto che a Vasseur non esista un’alternativa, ma che intorno a al francese e alle sue scelte si costruiscano le fondamenta del progetto e si investa per davvero a lungo termine senza ottemperare scelte d’impeto per la prossima stagione, a meno di clamorosi risvolti in negativo, come già anticipato.
Tutto questo, basta per poter ribadire che se per alcuni addetti ai lavori il rinnovo di Vasseur è sembrato un piano B rispetto alle eventuali preferenze dei manager di Maranello, la verità è ben diversa e Ferrari dovrebbe affidarsi all’attuale Team Principal ben oltre il 2026.
Crediti foto: Scuderia Ferrari