È vero che la Formula 1 è lo sport più veloce che ci sia, ma forse qualcuno eccede un po’ troppo nel correre. In questi giorni si sta molto discutendo su Lewis Hamilton, su ciò che ha fatto in Mercedes, su come è maturata la scelta di passare in Ferrari e su quali siano state le modalità di questo clamoroso trasferimento che, a distanza di 9 mesi, fa ancora dibattere animatamente.
Quando Fred Vasseur ha fiutato l’affare, non ha indugiato un attimo a sferrare l’attacco decisivo, incontrando resistenze prossime allo zero da parte di un pilota che aveva appena rinnovato un contratto con Mercedes, con modalità che non lo soddisfacevano appieno: un annuale più opzione per un’altra stagione. Questo il legame che gli aveva offerto Toto Wolff e che Hamilton ha interpretato come un atto di mancanza di fiducia, aprendo la strada al Cavallino Rampante.
Una storia che non si è ancora consumata, ma che fa già molto discutere. Intesa commerciale o tecnica? Questo è il grande dilemma che aleggia su tutta l’operazione e che viene raccontato da una stampa ormai polarizzata, incapace di trovare una sintesi rappresentativa degli eventi.

Oliver Bearman destinato a sostituire Lewis Hamilton in Ferrari?
Lewis ha ottenuto un ingaggio pluriennale e sarà lautamente pagato per scrivere una storia che è ancora alla prefazione. Eppure c’è chi già guarda al futuro, immaginando chi possa essere il suo sostituto nell’abitacolo di una delle monoposto più ambite della griglia di partenza.
Johnny Herbert, pilota inglese che commenta l’epopea dei driver inglesi, ha lanciato un nome su tutti: Oliver Bearman. Ollie è un frutto dell’Academy Ferrari ed è diventato il primo britannico dai tempi di Eddie Irvine a correre in F1, quando ha sostituito Carlos Sainz al GP dell’Arabia Saudita, finendo settimo al suo debutto. Proprio davanti a Hamilton.
Dopo quella gara, nella quale ha ben figurato, ha guidato ancora una volta in Azerbaigian e in Brasile in sostituzione di Kevin Magnussen, alle prese con problemi di punteggio della Superlicenza e con uno stato debilitante in occasione dell’evento di Interlagos. Altre prestazioni solide, che hanno alimentato la convinzione di Herbert che in futuro Bearman, che l’anno prossimo siederà accanto a Esteban Ocon in Haas, possa essere utile alla causa rossa.
“Per me ha dimostrato di essere pronto in Brasile, su un circuito in cui non era mai stato prima“, ha detto Herbert a Vision4Sport, come riporta RN365. “Interlagos è un tracciato difficile, e lui era praticamente in cima. È andato in testa alla classifica nelle prove libere del venerdì e lo ha fatto in soli due giri. Sembra essere in grado di adattarsi e mostrare velocità. Questo è davvero un buon segno per il prossimo anno, che sarà importante per lui alla Haas per cercare di dominare Ocon“.
“È eccitante pensare che si tratti di un altro britannico che potrebbe potenzialmente correre in Ferrari. Chissà, potrebbe unirsi alla Ferrari alla fine del periodo di Lewis, quando sarà. C’è già un buon sostituto, e la Ferrari è ben consapevole di avere qualcuno a cui può dare una possibilità quando se ne presenterà l’opportunità“, ha osservato l’ex pilota di Brentwood.

Forse Herbert antepone un po’ troppo lo spirito patriottico, ipotizzando uno switch a lungo termine tra due britannici. Troppe cose devono accadere prima che questo scenario possa in qualche modo concretizzarsi. Innanzitutto, capire di preciso cosa e per quanto tempo Hamilton potrà dare alla Ferrari, che ha puntato sicuramente forte sul sette volte campione del mondo.
Dall’altro lato c’è un giovane in rampa di lancio, che deve ancora dimostrare di poter competere ad altissimo livello per una stagione intera in un team di fascia medio-bassa, dove è difficile emergere, dovendo farlo tra l’altro accanto a un osso duro come Ocon.
È chiaro che la Ferrari punti su Bearman, altrimenti non l’avrebbe preso in considerazione come sostituto né avrebbe fortemente sostenuto la sua causa per farlo approdare in un team che, in qualche modo, si può considerare funzionale alla scuderia italiana, visto il legame tecnico che esiste.
Consigliamo a Herbert e a tutti quelli che vanno un po’ di fretta di godersi queste due storie parallele, che si inizieranno a scrivere tra qualche mese e che magari, in un futuro non troppo lontano, potrebbero intrecciarsi. Ma adesso è presto per fare valutazioni e, soprattutto, per mettere pressione a un diciannovenne che si sta per affacciare nella massima categoria del Motorsport.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Scuderia Ferrari HP