Ferrari e l’effetto dei dettagli amplificanti

Ci sono elementi apparentemente marginali che fanno una grande differenza quando il campo è così serrato. Ferrari lavora alla cura dei dettagli per evitare pericolosi arretramenti

Vietato abbassare la guardia. Questo il monito che Frédéric Vasseur ha comunicato agli uomini della Ferrari come fosse un muezzin che predica da un minareto. Restare sul pezzo per mettersi in condizione di pressare Red Bull inducendola all’errore.

Se il Gran Premio della Cina doveva essere un test in tal senso gli uomini di Maranello non hanno superato la prova. Una battuta d’arresto in un percorso che nessuno pensava fosse agevole.

Ferrari spiazzata da una pista “nuova”? Non accampa scuse Vasseur che ha parlato di situazione comune agli altri team. “È vero che il problema dell’asfalto forse non ci ha aiutato, ma questa non è una scusa. Abbiamo commesso degli errori in fase di preparazione e altri hanno fatto meglio. Sta a noi lavorare per fare meglio”.

Non cerca alibi Fred. E soprattutto non ne dà. Sarebbe un errore clamoroso creare delle attenuanti su cui i suoi uomini possono adagiarsi. 

Frédéric Vasseur - Scuderia Ferrari
Frédéric Vasseur – team principal Scuderia Ferrari

Ferrari intende tenere a freno “l’amplificatore di errori”

In Ferrari sono perfettamente consapevole che la Red Bull di Max Verstappen, oggi, fa uno sport diverso. Il gruppo alle spalle dei campioni del mondo è molto compatto e ogni minima sbavatura può costare caro. “Ci sono sei o sette vetture entro mezzo decimo o al massimo un decimo. È una questione di dettagli e puoi passare da eroe a essere zero“. 

Immagine che rende il concetto e che spiega che si sia attivato una sorta di moltiplicatore degli errori in base al quale un piccolo evento genera reazioni enormi sulla classifica dei gran premi.

Il dirigente francese non si è nascosto dopo il Gp della Cina: “Ci sono stati troppi errori, da parte di tutti, e non abbiamo sfruttato tutto il potenziale della vettura. Non si tratta di miglioramenti, ma di sfruttare il potenziale della vettura e non l’abbiamo fatto“.

Tradotto: inutile spingere con gli aggiornamenti se non si mettono a punto le procedure. Questo, chiaramente, non significa che non saranno introdotti update che sono calendarizzati per i prossimi due appuntamenti iridati: una prima parte a Miami e la seconda, più sostanziosa, a Imola.

Ferrari, prima del Gp della Cina, aveva lavorato molto alla preparazione del giro push. Portare le gomme nella giusta finestra operativa resta ancora un problema irrisolto nonostante gli sforzi. 

Charles Leclerc e Carlos Sainz in azione durante il Gran Premio della Cina 2024

Partire indietro  ti condiziona per la gara perché anche se sei più veloce, se non sorpassi subito rimani dietro e consumi più gomme. Se qualcosa va storto è la qualifica” ha osservato Vasseur. Bisogna quindi sistemare questo dettaglio che rischia di essere molto limitante con una concorrenza che si sta facendo sotto.

McLaren è in crescita e se non ci sarà reazione si rischia di rimanere col cerino in mano dopo aver dimostrato di essere nettamente seconda forza. Cosa non successa a Shanghai. Saranno due settimane di profonde analisi in quel di Maranello che si aspetta di ripartire di slancio sin da Miami.


Crediti foto: Scuderia Ferrari

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