La crisi tecnica e gestionale che attanaglia la Ferrari torna sotto i riflettori, stavolta con la voce graffiante di uno che Maranello l’ha vissuta davvero: Jean Alesi. L’ex pilota francese, simbolo di un’epoca romantica ma tormentata della Scuderia, ha lanciato una critica diretta a chi oggi occupa ruoli di vertice nel team.
Jean non ha usato giri di parole nel suo intervento a La Stampa: “Vogliono comandare, ma non hanno la competenza per farlo”, ha dichiarato. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è a figure interne all’organigramma del Cavallino Rampante che, secondo lui, non avrebbero né la visione né l’autorevolezza per guidare un progetto tecnico vincente.
Il bersaglio non è Fred Vasseur in sé, quanto piuttosto il sistema che lo circonda. “Non ha l’autorità che aveva Jean Todt. Le difficoltà non dipendono dalle sue decisioni, ma da chi gli sta attorno”, ha affermato il francese, sottolineando un vuoto strutturale di leadership e direzione.

La stagione 2025, iniziata con l’ottimismo generato dalla SF-25 (tutti ricorderete i proclami invernali), si sta rapidamente trasformando in una nuova occasione mancata. L’auto si è dimostrata fragile, incostante, incapace di reggere il confronto con una McLaren in ascesa, una Mercedes in ripresa e, ovviamente, con la Red Bull di Max Verstappen. Né Charles Leclerc né Lewis Hamilton, al debutto in rosso, sono riusciti a lottare con continuità per la vittoria.
Dopo dieci Gran Premi, la Ferrari è scivolata al terzo posto nel mondiale costruttori, superata nuovamente dalla Mercedes e staccata di 191 punti dalla McLaren. Un gap che racconta più di ogni parola la distanza tra le ambizioni e la realtà.
Secondo Alesi, però, almeno su un fronte resta la speranza: “Lewis tornerà presto ad alti livelli, è solo questione di trovare il giusto adattamento alla macchina”. Ma l’ottimismo sul talento del campione inglese si scontra con un quadro generale fosco, in cui la sensazione è che il problema non sia solo tecnico, ma soprattutto culturale e dirigenziale. E se a dirlo è uno come Alesi, forse vale la pena ascoltare.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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