La Ferrari resiste con le unghie e con i denti. Dopo la Sprint Race di sabato, in pochi avrebbero pensato che Maranello potesse essere ancora seriamente in corsa per il titolo nell’ultimo Gran Premio di Abu Dhabi, che si terrà domenica prossima (qui il programma completo) E invece, il Cavallino Rampante è lì, pronto ad approfittare degli errori altrui (vedi McLaren) e, perché no, anche di qualche decisione discutibile della direzione gara, di cui – sia chiaro immediatamente per evitare interpretazioni di comodo – la Rossa non ha alcuna responsabilità.
21 sono le lunghezze che dividono le due capoliste del campionato: 640 punti per la McLaren, 619 per la Ferrari. La Red Bull è terza e, matematicamente, non ha più la possibilità di difendere il titolo vinto lo scorso anno. Il Gran Premio di Abu Dhabi, ventiquattresima e ultima tappa del campionato del mondo, mette a disposizione 44 punti potenziali per ogni team. Ne consegue che la scuderia italiana sia ancora pienamente in corsa, anche se servirebbero combinazioni imprevedibili e complesse, che non analizzeremo in questa sede.

Ferrari: in Qatar il bicchiere è mezzo pieno
“Ci aspettavamo che questo sarebbe stato un weekend difficile per noi, quindi sono contento di come è andata la gara oggi, visto che abbiamo recuperato qualche punto sulla McLaren. Per quanto mi riguarda ho avuto un po’ di fortuna, molta meno ne ha avuta Carlos con la foratura. Forse avremmo potuto finire secondo e terzo se non fosse stato per quello: è un peccato per la squadra, ma nel complesso il fine settimana a livello di competitività è stato positivo”, ha spiegato Leclerc.
L’obiettivo dichiarato è sempre lo stesso e Charles non si nasconde: “Correre per una squadra iconica come Ferrari è già di per sé fantastico, concludere la stagione riportando il titolo Costruttori a Maranello sarebbe semplicemente incredibile. Non è facile recuperare un ritardo così grande in un solo weekend, ma tutto è ancora possibile e faremo assolutamente il massimo per provarci”.
Carlos Sainz è stato vittima dell’oscena gestione gara della nuova direzione che ha permesso a uno specchietto rimasto troppo tempo in pista di decidere le sorti dell’intero GP. “Ovviamente non posso dirmi soddisfatto dell’esito della mia gara”, ha arringato il madrileno.
“Andavamo forte, ma purtroppo ho forato e ho dovuto completare un intero giro con una gomma a terra. Dopo il pit stop è entrata in pista la Safety Car, e questo ci ha fatto perdere ancora più tempo e, in definitiva, anche alcune posizioni. L’aver fatto strisciare sull’asfalto la macchina per un giro intero ha causato qualche danno, la monoposto non era più perfetta, e questo ha reso il mio ultimo stint più difficile”.
“Detto questo – ha proseguito Carlos – sono contento di essere riuscito a portare la macchina al traguardo e, insieme al bel podio di Charles, siamo riusciti a segnare punti importanti. Daremo il massimo per il campionato fino all’ultimo giro della gara di Abu Dhabi, sperando di concludere la stagione come tutti vogliamo”.

Ferrari: tutto rimandato ad Abu Dhabi
Fred Vasseur fa un bilancio numerico della gara e tiene accese le speranze di titolo come del resto tutti i tifosi rossi. “L’aspetto più importante è che abbiamo guadagnato più punti rispetto alla McLaren. Ora siamo a -21, con una gara ancora da disputare, e quindi tutto è ancora possibile. Abbiamo anche aumentato il nostro vantaggio sulla Red Bull, il che ci permette ad Abu Dhabi di concentrarci maggiormente sui rivali davanti a noi in classifica”.
Sulla gara si è così espresso: “È stata un po’ caotica, ma nel complesso positiva: la nostra esecuzione è stata buona, il ritmo pure e sono molto soddisfatto del lavoro svolto oggi. Era parte del nostro piano che i piloti non spingessero troppo nei primi giri, per poter forzare di più verso la fine, mentre avevamo fiducia che il nostro passo con le Hard sarebbe stato all’altezza fino alla fine. Ovviamente abbiamo qualche rimpianto, in primis per la foratura di Carlos, che è avvenuta nel punto peggiore possibile, costringendolo a fare un giro completo di pista prima di rientrare ai box, e a perdere una o due posizioni”.
“Andiamo ad Abu Dhabi, che, sulla carta, dovrebbe essere un circuito migliore per noi. Con Max (Verstappen) e la Mercedes in forma, tutto può succedere. Daremo tutto fino all’ultima bandiera a scacchi della stagione”. Alle caratteristiche di Yas Marina si appiglia la Ferrari che dovrà essere perfetta e dovrà avere dalla sua un pizzico di fortuna. Perché fare doppietta -cosa di per sé molto complessa – potrebbe non bastare.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP