Chi ha tempo non aspetti tempo. La Ferrari non intende cincischiare, ricadendo nei vecchi errori: il 2025 (Progetto 677, questo il nome interno della vettura per l’anno prossimo) non può essere considerato un anno di transizione in attesa del nuovo regolamento del 2026. Questo tipo di scommessa non ha pagato quando alla guida del Cavallino Rampante c’era Mattia Binotto, che puntò tutto sulle vetture a effetto suolo introdotte nel 2022.
Proprio l’ultima stagione di questo ciclo normativo può e deve essere gestita al meglio delle possibilità, senza timori, per evitare di concentrare tutto sulla Formula 1 del futuro, quella della rivoluzione tecnica che toccherà sia l’aerodinamica che la parte motoristica.
Charles Leclerc, parlando a ESPN, ha spiegato che il 2025 può essere un’opportunità. In effetti, così è, visto che altre squadre potrebbero concentrarsi sul 2026, “distratte” in un campionato ricco di temi interessanti, a partire proprio dall’arrivo di Lewis Hamilton sotto le insegne del Cavallino Rampante.
Se deve esserci una stagione di passaggio, questa è quella si sta per chiudere. Un campionato che, a un certo punto, ha visto la Ferrari SF-24 mostrare un buon livello di competitività, salvo poi smarrirsi nel momento cruciale, permettendo alla McLaren di rimontare e superare i campioni del mondo in carica della Red Bull nella classifica costruttori.

Alla vettura italiana è servito troppo tempo per correggere i difetti introdotti con il pacchetto di aggiornamenti a Barcellona, e si è arrivati alla fase finale della stagione con un ritardo che probabilmente non sarà recuperabile. Tuttavia, Leclerc, sempre lucido nelle sue analisi, ha dichiarato di potersi ritenere soddisfatto della crescita del team e personale riscontrata in questo 2024.
Charles ha raccontato di aver vissuto fasi altalenanti, con momenti di gloria seguiti subito da cadute vertiginose, come accaduto dopo il trionfale Gran Premio di Montecarlo. La SF-24 era arrivata in Canada con grandi aspettative, ma ha raccolto un doppio zero, innescando una crisi di metà stagione risolta solo dopo l’estate.
Leclerc ha ammesso che gli ingegneri hanno faticato molto a trovare il giusto assetto per far funzionare una vettura che ha definito, parole testuali, “scorbutica”. Il superamento di questi ostacoli, però, alimenta l’ottimismo all’interno della squadra, che punta a ottenere buoni risultati nelle ultime sei gare e, soprattutto, guarda con fiducia alla prossima stagione, in cui potrebbero emergere opportunità interessanti data la convergenza prestazionale ormai evidente.

Ferrari 677, una speranza per Charles Leclerc
La Ferrari può puntare al titolo mondiale nel 2025? “Sì, può farlo”. Questa è stata la risposta diretta e netta di Leclerc. Una stagione che vedrà la variabile Hamilton, un pilota che stimolerà Charles a fare meglio e che, secondo Frédéric Vasseur, sarà un vero pilastro per una squadra che recentemente ha mostrato una certa tendenza a smarrirsi.
Ma la storia della Formula 1 ci insegna che motivazioni e stimoli da soli non bastano. Ciò che sarà davvero necessario è disporre di una monoposto all’altezza della situazione. Diventa quindi cruciale la buona riuscita del progetto 677 che dovrà mostrarsi immediatamente competitivo, poiché parte delle risorse economiche e tecniche verranno allocate per lo sviluppo del modello 2026.
La rivoluzione tecnica verso cui si dirige la Formula 1 è talmente radicale che, dati i vincoli dell’ATR e del budget cap, non si potrà attendere fino alle ultimissime gare. Mai come questa volta sarà necessario partire come proiettati da una fionda, per chiarire subito chi comanda in campionato.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP