Sotto le luci di Marina Bay, la Ferrari è stata completamente anonima. Se George Russell trionfa e la McLaren conquista il mondiale costruttori, Charles Leclerc e Lewis Hamilton sono rimasti stabili in P6 e P7. Oggettivamente, la gara di Singapore non è stata entusiasmante. A tenere banco sono stati i primi giri, le soste ai box e gli ultimi metri prima del traguardo, con la bagarre abbozzata tra Max e Norris.
E anche da parte del Team di Maranello, nessun guizzo in particolare. Alla partenza, ci ha provato Leclerc, mettendosi subito in P5 davanti a Kimi Antonelli. Ed in effetti, è riuscito a tenerlo dietro quasi fino al termine della gara. Dopodiché, ha dovuto fare i conti con il lift and coast e la gestione della vettura.
La monoposto del campione inglese, invece, si è accesa in condizioni più scariche. Anche se, Lewis per la quasi totalità della gara, ha girato più veloce del #12 della Mercedes, ma è rimasto incastrato nel trenino e nell’aria sporca.
Ferrari ha provato a prendersi la P5, fermando Lewis al giro 47 e montando gomma soft nuova. C’è anche lo scambio di posizioni con Charles, ma quando le cose sembravano favorire l’azione, emergono problemi ai freni. Hamilton è così costretto a restituire la posizione al monegasco, con anche il rischio di non concludere la gara.

GP Singapore 2025, Vasseur: “Non abbiamo seguito l’evoluzione della pista“
Fred Vasseur interviene ai microfoni di Sky Sport F1 e cerca di farci comprendere l’andamento della gara. La giornata è stata molto complicata, cosa che trova la sua origine dall’ultima sessione di qualifiche al sabato. “Forse, i problemi sono iniziati anche prima del Q3” esordisce il manager francese.
E poi, dopo aver ripetuto quanto il passo sia stato buono nelle FP1, aggiunge: “Abbiamo perso parecchio nell’esecuzione qui a Singapore”. Ribadisce che tra le difficoltà riscontrate, rientra l’incapacità di non aver estratto il potenziale dalla vettura.
Successivamente, rende noti i problemi emersi in gara: “Oggi il problema è stato che partendo in mezzo al gruppo, abbiamo faticato molto per il raffreddamento, specie dal terzo giro fino all’ultimo“. Ed in effetti, Charles Leclerc ne è la conferma, chiamato a fare i conti con il lift and coast verso la seconda parte di gara.
Vasseur continua: “Quando abbiamo spinto un paio di giri con Lewis, il passo era buono, più che buono, ma purtroppo abbiamo spinto solo verso la fine, non di più”. Il francese è stato molto critico sull’esecuzione della gara e di come tutti gli elementi necessari per la riuscita della stessa non siano coesi.
E dopo aver rimarcato ancora una volta il buon passo in FP1 e lo stesso passo in Q1 e nel Q3, afferma: “L’esecuzione significa che hai il potenziale della vettura“. E cita quello che è lo slogan della stagione: “Non siamo stati in grado di mettere tutto insieme“.
Ma è alla fine dell’intervento che ammette la reale difficoltà: “Non abbiamo seguito l’evoluzione della pista, per nulla. Oggi eravamo troppo indietro, abbiamo dovuto inseguire e questo ci ha portato a problemi di raffreddamento. Questo è stato il problema principale”.
Crediti foto: Scuderia Ferrari, Formula 1
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