La Ferrari 296 GT3 è stata presentata in occasione della 24h di Spa 2022, andando così a svelare un vero e proprio nuovo inizio per le competizioni GT di Ferrari. La vettura, secondo quanto riportato da Ferdinando Cannizzo, la mente dietro ai progetti vincenti della 296 GT3 e della 499P, rappresenta un punto di svolta per quanto riguarda la filosofia delle vetture Gran Turismo della Ferrari.
La “neonata” di Maranello, ormai in attività da due anni, ha già stupito per quanto riguarda i suoi risultati sportivi: infatti, tra i suoi conseguimenti di maggiore spicco possiamo trovare la vittoria alla 24 ore del Nurburgring nel 2023, la vittoria alla 24 ore di Daytona lo scorso gennaio, e innumerevoli altre vittorie sparse tra DTM, GT World Challenge e altri campionati europei e nazionali. Ad essere sorpresi non sono solo stati gli appassionati e gli addetti ai lavori, ma anche i piloti, definendola come un vero e proprio “prototipo”.
Sull’auto è montato un V6 da 3.0 litri a 120°, medesimo della vettura stradale e imparentato con quello presente sulla 499P. Esso permette di avere molto spazio tra le bancate dei cilindri, garantendo un’ottima compattezza del blocco motore. La 296 ha debuttato la scorsa stagione alla 24 ore di Daytona: di certo far debuttare una vettura in una gara Endurance, (e che gara!) non è certo da deboli di cuore, ma Ferrari ha creduto sin da subito nel potenziale della vettura; non a caso già nella gara di debutto, per l’appunto la 24 Ore che si disputa in Florida, a schierare all’epoca la giovane 296 furono già quattro team (AF Corse, Cetilar Racing, Trarsi Competizione e Risi Competizione).
La gara inaugurale della stagione IMSA del 2023 è stata, come ci si poteva aspettare, una gara di comprensione e di apprendimento della vettura; a livello sportivo poi, purtroppo, la famosa Endurance americana è finita nel peggiore dei modi, con problemi tra fondi danneggiati e malfunzionamenti del propulsore che hanno gravemente influito sui risultati finali delle vetture. Sempre la scorsa stagione, come preannunciato, è arrivata forse la vittoria più emozionante e bella della 296 GT3: la 24 Ore del Nurburgring, successo mai arrivato dalla 488 GT3.
La gara è stata dominata, sin dalle prime ore, dalla Ferrari #30 del Frikadelli Racing che grazie anche all’aiuto del Rinaldi Racing, team situato in Germania e con una partnership storica con la casa di Maranello, è riuscita a braccare nelle ultime ore di gara l’arrivo della BMW del Rowe Racing, tra i punti di riferimento per quanto riguarda le gare disputate al Nurburgring.
Sempre nella medesima gara, si è potuto assistere a uno dei vantaggi cardine che la 296 ha guadagnato rispetto alla sua progenitrice: nelle prime ore di gara, poco prima del tramonto, la vettura del Frikadelli Racing ha subito una foratura nella parte finale del rettilineo del Nordschleife, la zona a velocità più alta di tutto il tracciato. Una volta tornata ai box, i tecnici del team tedesco non hanno dovuto fare altro che smontare il retrotreno della vettura, danneggiato a causa della foratura. Un’operazione fulminea e che, nel caso in cui fosse andata male, avrebbe potuto modificare le sorti della gara.

In particolare, dopo due anni dal suo (disastroso) debutto a Daytona, possiamo parlare di una vettura sicuramente in crescita, sia dal punto di vista dei piloti che dei team. Basti pensare alle stagioni corse nel GT World Challenge Europe: lo scorso anno le due 296 GT3 affidate ad AF Corse-Francorchamps Motors hanno conquistato una vittoria (una doppietta) nella gara di Barcellona, sulla carta uno dei tracciati più favorevoli alla vettura, vista la presenza di curve ad alta velocità in cui ad essere fondamentale è il carico aerodinamico generato dal corpo vettura, quali curva 3 o le ultime due che precedono il rettilineo del traguardo (novità della passata stagione).
Negli altri appuntamenti, invece, l’auto non ha mai veramente mostrato un passo all’altezza della vittoria, chiudendo sempre ai margini della top 10: eloquente è il risultato alla 24 Ore di Spa, conclusa in un’anonima 11esima posizione. Questa stagione, invece, tra Monza, Jeddah, Spa-Francorchamps e il Nurburgring, a mancare non è stata sicuramente la velocità in gara, il che poi ha portato alla conquista del titolo da parte del duo Pier Guidi-Rovera. Situazione simile nell’IMSA: infatti, il team Risi Competizioni che ha solamente disputato le gare facenti parte della Michelin Endurance Cup (MEC) ha concluso in seconda posizione, con una vittoria alla 24 ore di Daytona e un secondo posto (perdendo la vittoria per 2 decimi di secondo) alla 12 Ore di Sebring.
Scenario analogo visto anche nel WEC, con delle prime gare della stagione molto difficili per il team tra piloti che penalizzavano troppo il potenziale della vettura. Anche per sfortuna. Nelle ultime due Le gare della stagione però, AF Corse sembra essere riuscito a esprimere il massimo potenziale della vettura, concludendo l’anno con due acuti al Fuji e in Bahrain.

Per la prossima stagione ci saranno delle novità già annunciate da Antonio Coletta in occasione delle Finali Mondiali Ferrari disputate a Imola lo scorso ottobre. Tra gli annunci più allettanti troviamo sicuramente la volontà da parte di Ferrari di disputare l’intera stagione dell’Intercontinental GT Challenge, che comprende gare come la 8 Ore di Indianapolis o la 24 Ore di Spa e del Nurburgring. Tra di esse Coletta ha mostrato un certo interesse per la 12 Ore di Bathurst, gara vinta dalla Ferrari 488 GT3 nel 2017.
A rilasciare dichiarazioni è stato anche Davide Rigon, che ha annunciato l’impegno preso ormai da diversi mesi di Ferrari nella produzione della versione EVO della 296 GT3, ormai alla sua seconda stagione di attività. La prossima stagione, per esempio, assisteremo all’introduzione di un’altra specifica EVO, quella della BMW M4 GT3, anche lei arrivata questa stagione alla terza di attività. Quello del GT è un mondo veloce, a cui bisogna stare al passo se si vuole avere possibilità di vittoria.
Le prestazioni attuali della 296 GT3, tra cui quelle di Macao, Daytona, Spa, non fanno altro che aumentare la fiducia che i tecnici di Maranello hanno in questo progetto, che per ora si è dimostrato tra i più efficaci. L’anno prossimo rappresenterà una nuova sfida con, come detto, la possibilità di partecipare a gare molto prestigiose, quali la 12 ore di Bathurst o di, perlomeno, riprovare l’assalto alla 24 Ore di Le Mans, fallito la scorsa stagione, con ancora la 12 Ore del Golfo da disputare.
Crediti foto: Ferrari