La stagione 2025 di Fernando Alonso ha preso una piega che riporta la memoria ai suoi esordi in Formula 1. Dopo otto appuntamenti, il due volte campione del mondo non ha ancora raccolto nemmeno un punto in classifica. Una situazione che non si verificava dal lontano 2001, anno del suo debutto nella massima serie con la Minardi.
Quella che a inizio stagione sembrava una fase di adattamento passeggera si è trasformata in un vero e proprio digiuno. L’ultima volta che Alonso aveva mancato l’appuntamento con la zona punti per così tante gare risaliva al 2015, quando fu costretto a un inizio complicato con la McLaren motorizzata Honda. Anche in quell’occasione, però, riuscì a rompere la serie negativa all’ottavo tentativo.
Le difficoltà non sono riconducibili a un calo di rendimento del pilota spagnolo, quanto piuttosto a una combinazione di fattori avversi. Le strategie di gara non sempre si sono rivelate efficaci, alcuni episodi sfortunati lo hanno estromesso da buone posizioni e la AMR25, pur mostrando sprazzi di competitività, fatica ancora a mantenere prestazioni costanti.
Le gare più recenti hanno fornito un quadro piuttosto eloquente. A Imola, Alonso ha beneficiato degli aggiornamenti introdotti da Aston Martin, centrando una brillante quinta posizione nelle qualifiche grazie a un giro impeccabile con mescola media. A Monte Carlo si è ripetuto, guadagnando l’accesso in Q3 e chiudendo con il settimo tempo – poi diventato sesto dopo la penalità inflitta a Lewis Hamilton.
Tuttavia, i buoni segnali del sabato non hanno trovato conferma in gara. In Emilia-Romagna, una safety car mal posizionata e una strategia poco efficace hanno compromesso la corsa, mentre nel Principato un problema tecnico al propulsore lo ha costretto al ritiro anticipato. Ancora una volta, nessun punto.
Nel gruppo di metà classifica, dove i distacchi sono minimi e le opportunità vanno colte con precisione chirurgica, ogni imprevisto può rivelarsi decisivo. Eppure, nonostante i risultati non lo dimostrino, Alonso continua a offrire prestazioni solide per ritmo, lettura tattica e gestione delle situazioni di gara. I dati interni al team confermano che la velocità pura e l’affidabilità del suo contributo non sono mai venute meno.

Con ancora oltre metà campionato da disputare, Alonso prova a guardare avanti con fiducia. Alcuni dei circuiti storicamente a lui favorevoli sono alle porte e la speranza è quella di invertire finalmente la tendenza. Ma, parallelamente, il focus dello spagnolo si sta già proiettando oltre il 2025.
È lo stesso Alonso ad ammetterlo: i veri obiettivi sono legati al futuro, in particolare al 2026, quando entreranno in vigore i nuovi regolamenti tecnici e Aston Martin passerà alla motorizzazione Honda. Un cambio di passo atteso, per cui l’organizzazione sta già lavorando a pieno regime, con Adrian Newey coinvolto nella definizione del progetto. L’obiettivo dichiarato non è più solo quello di tornare nella top ten, ma di lottare per qualcosa di molto più ambizioso: la vittoria.
Australia 2026 è già nel mirino.
Crediti foto: Aston Martin
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