Gp Spagna 2025 – A margine del weekend del Gran Premio di Monaco, Fernando Alonso ha ufficializzato il suo nuovo ruolo di ambasciatore del Circuit de Barcelona-Catalunya, suggellando un rapporto profondo con il tracciato catalano. Una pista che, nel corso della sua carriera, gli ha regalato alcuni dei momenti più emozionanti e che ora lo vede impegnato in prima linea per garantirne la continuità in calendario.
L’annuncio arriva in un momento chiave: il contratto tra il circuito e la Formula 1 scadrà nel 2026, e l’ingresso previsto del nuovo appuntamento di Madrid nel calendario, con un accordo decennale a partire dal 2026, ha sollevato dubbi sulla possibilità di mantenere due Gran Premi in Spagna. In questo contesto, la figura di Alonso rappresenta un potente alleato per Montmeló, non solo per il prestigio accumulato nei suoi oltre vent’anni di carriera, ma anche per il forte legame affettivo e simbolico con il pubblico di casa.
Gp Spagna – Fernando Alonso intenzionato a salvare il Montmelò
Alonso si è detto fiducioso sulla permanenza della gara catalana nel calendario. Il due volte campione del mondo conserva infatti un ricordo vivido della sua ultima vittoria in Formula 1, conquistata proprio su questa pista nel 2013, al volante della Ferrari. “Ricordo perfettamente quel giorno, la strategia, la partenza, la presenza della mia famiglia. Abbiamo una foto con mia nipote e il trofeo nel motorhome Ferrari: è un momento indelebile”, ha raccontato. “Vincere in Spagna ha sempre un sapore speciale. Sono stato fortunato a farlo tre volte, due a Barcellona e una a Valencia, e spero che non sia l’ultima”, ha spiegato al El Mundo Deportivo.
Il coinvolgimento di Alonso va oltre il solo ruolo simbolico. Con la sua agenzia A14 Management, lo spagnolo è già attivamente impegnato nella crescita del motorsport nazionale. Ha supportato l’ascesa di giovani talenti come Gabriel Bortoleto, approdato in F1 nel 2025, e segue da vicino altri prospetti di rilievo come Pepe Martí in Formula 2. Ma la sua influenza si estende anche ai kart: diversi piloti di vertice, tra cui l’attuale leader del Mondiale Oscar Piastri, hanno iniziato il loro percorso sui kart marchiati Fernando Alonso.
“Non penso spesso all’eredità che lascio, sono ancora concentrato sulla mia carriera – ha ammesso – ma quando vedo che sei o sette piloti hanno cominciato con l’Alonso Kart e ora sono in F1, capisco che qualcosa di importante è stato fatto. Anche tra gli ingegneri c’è un impatto: molti dei 15-20 spagnoli attualmente nel paddock sono arrivati grazie a borse di studio finanziate ai miei tempi. È gratificante sapere che in qualche modo ho contribuito ai loro sogni”.
Alonso ha sottolineato anche il valore dell’autenticità come esempio per le nuove generazioni: “Cerco sempre di essere me stesso, ascolto consigli ma seguo il mio istinto. Credo che anche questo approccio lasci un messaggio positivo a chi si affaccia al mondo del motorsport”.
In qualità di ambasciatore, Alonso intende potenziare le iniziative rivolte ai giovani in Catalogna, sfruttando le strutture del circuito per avvicinarli alle discipline motoristiche. “L’idea è coinvolgere i ragazzi, soprattutto quelli del karting, in attività formative e ricreative direttamente in pista. Al momento il mio calendario non me lo permette, ma quando avrò più tempo, voglio impegnarmi per fare in modo che lo sport resti radicato nella regione. Abbiamo infrastrutture di altissimo livello e devono essere messe al servizio della prossima generazione di piloti”.
Il Circuit de Barcelona-Catalunya ha già visto nascere campioni come Alex Palou, Miguel Molina e Jaime Alguersuari attraverso il suo programma per giovani talenti. Con Alonso al timone di questa nuova fase, Montmeló spera di consolidare il proprio ruolo nel panorama internazionale della Formula 1. Liberty Media permettendo…
Crediti foto: Aston Martin, Circuit De Catalunya
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