I primi appuntamenti del campionato 2025 hanno evidenziato segnali di difficoltà per Fernando Alonso. Non si può chiaramente parlare di una china irreversibile, ma qualche piccola crepa di intravede nella solide prestazioni del bicampione. Due ritiri consecutivi – l’ultimo, in Cina, per un problema di surriscaldamento ai freni, dopo l’uscita di pista in Australia – si sommano a una condizione fisica che potrebbe non essere più ottimale.
Il problema al collo, recentemente ammesso dallo stesso Nando, potrebbe influire sulla sua capacità di esprimersi al meglio, soprattutto nelle fasi più intense della gara. Inoltre, il confronto con il compagno di squadra Lance Stroll non gioca a suo favore: l’AMR25, finora, sembra più nelle mani del canadese che dello spagnolo. Anche se in tal senso stanno giocando fattori imponderabili come l’affidabilità. Ma, in senso generale, si nota una minor distanza prestazionale tra i due. Ed è un inedito nella loro coabitazione sotto il tetto della Aston Martin.

Fernando Alonso e la sfida della longevità
Alonso ha sempre fatto della capacità di adattamento un tratto distintivo della sua carriera. Più volte è stato dato per finito e altrettante volte ha saputo smentire i critici con prestazioni di altissimo livello. Tuttavia, l’età e le attuali difficoltà sollevano qualche interrogativo sul suo futuro. Se nelle prossime gare non emergerà un netto miglioramento le voci su un possibile ritiro potrebbero farsi sempre più insistenti. Anche in questo caso parliamo di un cliché narrativo che avvolge la figura dell’asturiano da qualche tempo. E puntualmente il due volte iridato le mette a tacere a suon di performance.
Aston Martin sta affrontando un delicato processo di crescita di cui vi abbiamo dato conto in questo focus: leggi qui. L’arrivo di Adrian Newey in veste di direttore tecnico rappresenta un investimento strategico per il futuro, e la squadra britannica deve garantire il miglior schieramento possibile in pista.
Se la posizione di Lance Stroll appare intoccabile per ragioni ben note, il destino di Alonso è meno definito, nonostante un contratto valido fino al 2026. Clausole legate alle prestazioni potrebbero aprire scenari inaspettati e le indiscrezioni che accostano Max Verstappen ad Aston Martin (da non escludere comunque la pista Mercedes) stanno guadagnando credibilità. Il quattro volte campione del mondo olandese garantirebbe continuità sia sul piano tecnico, grazie ai legami con Honda, sia su quello strategico, considerando la guida nell’indirizzo progettuale di Newey.

Alonso, da parte sua, mantiene il profilo basso e non replica alle speculazioni che avvolgono la sua figura. Lo spagnolo, come ha sempre fatto, preferisce replicare facendo parlare la pista, quel giudice supremo che può confutare ogni tipo di accusa.
La domanda, però, è se il suo fisico e la sua monoposto gli permetteranno di continuare a lottare ai vertici o se si troverà presto a voltare pagina chiudendo una carriera straordinaria, almeno nella massima serie del motorsport La sensazione è che il 2025 sarà un campionato decisivo, da dentro o fuori. Il “Matador” ha ancora risposte da dare?
Crediti foto: Aston Martin