Fernando Alonso è il pilota più anziano della griglia, a 44 anni, dopo una carriera in cui ha vinto ben due titoli mondiali di cui uno contro il dominatore incontrastato, Michael Schumacher. Una storia a fatta anche di cocenti sconfitte, come nel 2007, a causa della lotta fratricida in McLaren, con il debuttante Lewis Hamilton, con il terzo titolo sfumato per un punto solo. Titolo nuovamente perso tre anni dopo, dietro alla Renault di Vitalij Petrov, a causa di una strategia scellerata. Due anni dopo, con una Ferrari per nulla performante, si è visto battuto da Sebastian Vettel con un grosso buco sulla sua Red Bull, ad Interlagos, per soli 3 punti.
La carriera dello spagnolo in Formula 1 a grandi livelli si è chiusa lì, con il suo sguardo attonito, con gli occhi che erano tutto un programma. Nel 2023 l’illusione con una Aston Martin di colpo competitiva che alla fine è risultata un fuoco di paglia.
Dal 2024 ad oggi, la vettura verde smeraldo di Lawrence Stroll è da centro-classifica e nulla più. Con l’arrivo di Adrian Newey ed il nuovo motore della Honda, con cui Alonso non ha avuto un buon rapporto nella sua seconda avventura alla McLaren, si spera di poter invertire la rotta.
Nel frattempo che “genius” e i giapponesi mettano mano sulla monoposto del 2026, il bicampione asturiano si è riciclato comico – nessuno se la prenda – all’ultimo Gran Premio di Singapore. Ecco una carrellata dei suoi team radio migliori:
La frustrazione post pit stop
Dopo un pit stop disastroso che lo ha fatto scivolare in 10° posizione, l’ingegnere di pista continua a dargli aggiornamenti, come “34 giri rimanenti“. Alonso, visibilmente irritato, lo interrompe per concentrarsi sulla rimonta.
“If you speak to me every lap, I will disconnect the radio“. Tradotto: “Se mi parli ogni giro, stacco la radio”.
La battaglia con Hadjar
L’asturiano si è trovato bloccato dietro ad Isack Hadjar per diversi giri, perdendo circa 5 secondi a causa della difesa aggressiva del francese (che aveva problemi al motore). È riuscito a passarlo in un bel duello ruota a ruota, che ha definito il momento principale della sua gara.
“He’s the hero of the race!” (detto in modo sarcastico).
Hadjar ha risposto post-gara etichettandolo come “burbero”, ma lo spagnolo ha minimizzato: “Nessun contatto, tutto ok. Ma certi movimenti a 300 km/h a Singapore sono al limite“.

Fernando Alonso furioso contro il suo rivale di sempre Lewis Hamilton
Lo spagnolo ha chiuso a ridosso di Hamilton che aveva problemi ai freni nelle ultime tornate e ha tagliato diverse curve. L’inglese è stato penalizzato di 5 secondi, promuovendo Alonso al 7° posto. Il pilota di Oviedo era furioso perché credeva che i commissari fossero troppo permissivi.
“Oh, f*** hell, man. I cannot believe it. Yeah, he knew it. I cannot believe it! I cannot fing believe it! I mean, I cannot believe it! Is it safe to drive with no brakes?“. Tradotto: “Oh, porca miseria, non ci posso credere. Lo sapeva. Non ci posso fottutamente credere! È sicuro guidare senza freni?”.
“Mi hanno avvisato due giri prima, ma ho finito solo un decimo dietro. Ora indagano per track limits. Senza freni non puoi tagliare, ma pare che per lui ci sia tolleranza extra“.
Per questi team radio, ci verrebbe da dire provocatoriamente, Alonso ha vinto il premio “Driver of the Day” assegnato dai fan, che lo hanno elogiato per il suo stile diretto.
Il giorno dopo, il campione inglese, infastidito dall’atteggiamento dello spagnolo, pubblica sul suo profilo Instagram, una stories con su scritto “18 years of…” con le immagini di una nota sitcom inglese degli anni ’90, inedita in Italia, ‘’Un Piede nella Fossa”, dove il protagonista, un signore anziano, esclama continuamente la frase “I don’t believe it”, per ogni vicissitudine negativa che gli capita. Questa storia ha provocato ilarità nella community della F1.

Forse è arrivato il momento per Fernando Alonso di dire basta
Il campione spagnolo non ha più l’età per competere con i giovani. Che potrebbero essere anche suoi figli, tra l’altro. Questa comicità che tanto è piaciuta ai fan e alla cabina di commento della telecronaca italiana, segna ancora di più il suo decadimento.
Il titolo di questo articolo non è scelto a caso. Si riferisce ad un noto film di Martin Scorsese “Re per una Notte” (in originale “King of the Comedy”, tradotto appunto “Re della Commedia”), con Robert De Niro e Jerry Lewis, in cui De Niro interpreta un comico fallito che non riesce ad arrivare al successo e decide di rapire un noto conduttore interpretato da Lewis.
Fernando Alonso, come vuol esser ricordato: come uno dei più grandi piloti che abbiano corso in F1 nel XXI secolo o come il comico fallito di Robert De Niro che ci strappa qualche risata, ma che alla fine lascia il tempo che trova? L’unica battuta che farebbe felici prima lui e poi chi lo ama è dire “basta”, per il suo bene e di chi ne apprezza le sue gesta sportive.
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Crediti foto: F1, Getty Images, LAT Images