Nel 2026, la F1 ha deciso di spostare il Gran Premio del Canada all’ultima domenica di maggio, il 24, creando una sovrapposizione diretta con Indy 500. Questa decisione è parte di una riorganizzazione del calendario della massima categoria del motorsport per ottimizzare la logistica e ridurre l’impatto ambientale, raggruppando le gare nordamericane di maggio e giugno: il GP di Miami e, appunto, quello di Montreal.
Dettagli della contemporaneità fra Indy500 ed il GP del Canada di F1
La Indy500 si terrà il 24 maggio, alle 12:45 ora locale, con una durata di circa 3 ore. Essa include 200 giri sullo storico tracciato ovale di Indianapolis, lungo circa 2,5 miglia (4km), con cerimonie pre-gara che iniziano verso le 11:00.
Il GP del Canada di F1, si terrà a Montreal, sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve, nello stesso giorno alle 16, rispetto alle 14, per non ostacolare la Indy500. Solitamente un Gran Premio dura all’incirca 90 minuti, ma eventuali imprevisti, è cosa nota, possono farlo durare anche 4 ore.
Questo cambio è dovuto al prossimo Campionato Mondiale di calcio, organizzato dalla FIFA, che inizierà nel mese di giugno, proprio nel weekend tradizionale dell’evento canadese. Il Canada è uno dei tre Paesi ospitanti, insieme agli Stati Uniti d’America ed il Messico.
Indy500 terminerebbe circa 15 minuti prima del via dell’evento canadese, ma eventuali ritardi come la pioggia, o incidenti potrebbero causare sovrapposizioni. Ad esempio, l’edizione del 2024 è stata ritardata di 4 ore per pioggia.
Le due gare si svolgono a circa 1000 km di distanza una dall’altra, con il medesimo fuso orario. Questo le rende più “concorrenti” rispetto alla storica ricorrenza della gara più lenta di tutto il motorsport, quella del Gran Premio di Monaco di F1 e quella invece più veloce, la Indy500, dove il fuso orario europeo aiutava a tenerle separate.
La sovrapposizione non sarà annuale. Il GP del Canada cadrà nello stesso weekend della Indy500 ogni 5 anni (2026, 2031, 2036, ecc.). Nel 2027, il Canada dovrebbe tornare nel mese di giugno, evitando la contemporaneità con la 500 miglia di Indianapolis.

Il pubblico che si divide tra la Indy500 e la F1
La Indy500, nel 2025, ha attirato 5,34 milioni di spettatori, dati Nielsen per gli USA, in calo rispetto ai 7 milioni di media, prima della pandemia di COVID-19, trasmessa dalla NBC. È un vero e proprio evento culturale negli USA, con un’audience fedele. L’Indianapolis Motor Speedway può ospitare circa 300.000 spettatori, il più grande evento sportivo singolo al mondo per affluenza.
Il GP del Canada, nel 2025, ha registrato 1,8 milioni di spettatori globali medi, dati forniti da F1TV ed ESPN. La F1 ha un pubblico più globale, ma meno radicato negli USA rispetto all’IndyCar. Il Circuit Gilles Villeneuve di Montreal può accogliere circa 100.000 spettatori nel weekend. La vicinanza geografica potrebbe spingere i fan nordamericani a scegliere una gara a discapito dell’altra, anche se i biglietti per Indianapolissono spesso esauriti mesi prima.
La sovrapposizione rischia di dividere gli spettatori, specialmente negli USA, dove i fan potrebbero scegliere tra l’evento “patriottico” e la F1, percepita come più elitaria ed europea.

Reazioni e polemiche
La decisione di spostare il Gran Premio canadese nel mese di maggio ha suscitato critiche. Il CEO della IndyCar, Mark Miles, ha definito lo spostamento “irrispettoso” verso una gara iconica che ha una tradizione di ben 109 edizioni. I fan sui social hanno espresso frustrazione, con commenti come “La F1 pensa di possedere il motorsport“ o “Perché sacrificare Indy500 per la logistica?”.
La massima categoria del motorsport giustifica la mossa con la necessità di un calendario sostenibile. Raggruppando i Gran Premi di Miami e Montreal, si riducono i voli transatlantici, allineandosi agli obiettivi di “net zero” entro il 2030. Stefano Domenicali ha minimizzato il conflitto, sottolineando che l’orario ritardato evita, di fatto, un confronto diretto.
La Indy 500 è un evento profondamente americano, legato al Memorial Day, con tradizioni come il latte consegnato o al vincitore e l’esecuzione della nota canzone “Back Home Again in Indiana“, prima del via alla gara. È il cuore dell’IndyCar, che attira fan locali più che globali.
La sovrapposizione del 2026 è un esperimento. Se l’impatto sull’audience sarà significativo, la F1 potrebbe rivedere il calendario post-2030. Tuttavia, la priorità alla sostenibilità, con la riduzione di 200.000 tonnellate di CO2 il 2030, rende improbabile un ritorno permanente a giugno per il Canada.
La contemporaneità tra il Gran Premio del Canada e la Indy500 nel 2026 è un evento storico che riflette le tensioni tra tradizione e modernizzazione nel motorsport. La decisione della Formula 1 risponde a esigenze logistiche, ma sfida l’eredità di Indianapolis, creando un dilemma per fan e organizzatori.
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Crediti foto: Getty Images