La Williams, storica scuderia inglese di F1, ha venduto 100 milioni di azioni al prezzo di 1,20 euro ciascuna, raccogliendo un’iniezione di liquidità pari a 120 milioni di euro. Il team di Grove sta vivendo una seconda parte di stagione molto incoraggiante per il futuro.
Dopo l’addio del pilota americano Logan Sargeant, a seguito dell’ennesimo incidente durante la prima sessione di prove libere nel Gran Premio dei Paesi Bassi a Zandvoort, la squadra ha accolto l’argentino Franco Colapinto, che ha segnato una svolta nella stagione della Williams. Con l’uscita di Sargeant, il team ha perso gli sponsor che lo supportavano, ma è stato prontamente aiutato dai generosi sponsor sudamericani portati da Colapinto.
Williams F1: un futuro radioso all’orizzonte?
Il futuro della Williams sembra promettente: nel 2025 arriverà arrivare Carlos Sainz dalla Ferrari, che esce da una grande prestazione al Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin. Oltre alla sua esperienza, Sainz porterà con sé anche il sostegno di Santander, il banco spagnolo global partner della F1. Esperienza e capitali che aiuteranno la scuderia a risalire la china, dopo anni difficili.
Tuttavia, è con rammarico che Franco Colapinto non sembra avere un sedile garantito per il 2025. L’unica opportunità al momento disponibile è con la Stake F1 Kick Team Sauber, che dal 2026 sarà rinominata Audi, con l’intenzione di utilizzare le proprie power unit. La casa tedesca sta considerando l’ingaggio del pilota sudamericano, ma sarebbe solo “in prestito”, poiché il consiglio d’amministrazione preferirebbe avere un proprio pilota per il futuro.
James Vowles è determinato a riportare la Williams ai fasti di un tempo, seguendo l’esempio della McLaren, che, dopo anni di difficoltà, è tornata ai vertici della classifica costruttori. Una Williams di nuovo in lotta per i titoli farebbe solo bene alla Formula 1. Ma affinché ciò accada la proprietà ha deciso di sacrificare qualche azione pur mantenendo il controllo della maggioranza del pacchetto.
Crediti foto: Williams Racing