La F1, sotto la gestione di Liberty Media dal 2017, ha adottato una strategia orientata alla stabilità a lungo termine del suo calendario, privilegiando contratti pluriennali con i promoter delle gare per garantire sicurezza finanziaria e investimenti nelle infrastrutture, a scapito di una maggiore flessibilità. Quasi un terzo delle 24 gare del calendario 2025 è confermato almeno fino al 2035 (notizia di ieri il prolungamento del Gran Premio degli Stati Uniti d’America ad Austin fino al 2034).
Dinamiche dei contratti e stabilità del calendario di F1
La strategia attuale guidata dal Presidente e CEO Stefano Domenicali, si basa su tre pilastri fondamentali:
- La stabilità a lungo termine è garantita da contratti pluriennali che assicurano entrate costanti e permettono ai promoter di pianificare investimenti a lungo termine;
- La categoria mantiene due o tre slot rotazionali per ospitare gare alternate, come Spa-Francorchamps, senza superare il limite di 24 gare annuali;
- La crescita è controllata per evitare fallimenti come il Gran Premio del Vietnam, con nuovi mercati come la Thailandia ritardati a causa di vincoli logistici e slot occupati. Quindici delle 24 gare del 2025 hanno contratti che si estendono agli anni ’30, e ulteriori rinnovi sono attesi per consolidare il calendario.
Questa strategia risponde alla necessità di proteggere l’ecosistema da crisi, come quelle vissute nel 2020, e di sostenere la crescita in nuovi mercati senza sovra espansione. I contratti a lungo termine riducono il rischio di guerre di offerte in un mercato competitivo e permettono ai promoter di investire in infrastrutture, come dimostrato dai nuovi box dell’Hungaroring, completati nel 2025 grazie al rinnovo fino al 2032.

I circuiti principali e i loro contratti in F1
Diversi circuiti incarnano la strategia di stabilità, ciascuno con peculiarità che riflettono le priorità dello sport. Monaco, presente nel calendario dal 1950, è stato recentemente esteso fino al 2035, aggiungendo quattro anni al precedente accordo che scadeva nel 2031. Questa mossa, è parte di una serie di sette rinnovi negli ultimi 12 mesi e sottolinea il prestigio della gara, sostenuta dal Principato, che consente investimenti in infrastrutture e attivazioni per i fan.
Miami e l’Austria, entrambi confermati fino al 2041, rappresentano i contratti più lunghi del calendario. Miami beneficia del boom di popolarità della categoria negli Stati Uniti, mentre il Red Bull Ring, supportato dalla Red Bull, attrae folle numerose in Europa.
Spa-Francorchamps, uno dei tracciati più amati da piloti e appassionati, ha ottenuto un rinnovo fino al 2031, ma con una rotazione che prevede l’assenza nel 2028 e 2030, un compromesso per bilanciare la domanda di slot senza escludere circuiti storici. Barcellona, sede del Gran Premio di Spagna fino al 2026, perderà il suo status a favore di Madrid, ma discussioni sono in corso per una possibile rotazione futura.
Zandvoort, reintrodotta nel 2020 grazie alla popolarità di Max Verstappen, terminerà nel 2026 per mancanza di finanziamenti governativi e un’affluenza inferiore rispetto a circuiti come Melbourne o Silverstone, che superano i 400.000 spettatori. Madrid, con un contratto a lungo termine a partire dal 2026, promette un grande appeal per sponsor e fan.

Prospettive per nuovi mercati ed il sistema delle rotazioni
Mentre la maggior parte del calendario è bloccata fino agli anni ’30, la massima categoria mantiene una flessibilità limitata attraverso due o tre slot rotazionali. Circuiti come quello di Portimão o Hockenheim sono candidati per queste rotazioni, ma non hanno ancora accordi confermati. Un ritorno in Africa, assente dal Circus dal 1993, è un obiettivo dichiarato, ma richiede infrastrutture sostenibili per evitare fallimenti come il Vietnam, cancellato nel 2020 per problemi organizzativi e la pandemia.
Questi nuovi mercati devono dimostrare una visione duratura per integrarsi nel calendario, evitando “cattedrali nel deserto” che non generano valore a lungo termine. La strategia di rotazione consente alla serie di sperimentare senza compromettere la stabilità, ma limita le opportunità per nuovi entranti in un calendario già saturo.
F1 – Implicazioni per il futuro del calendario
Il calendario del 2035 sarà molto simile a quello del 2025, con la maggior parte delle gare chiave confermate per almeno un altro decennio. Questa stabilità consente ai promoter di migliorare circuiti e esperienze per i fan, come visto in Ungheria, e protegge la Formula 1 da crisi finanziarie o geopolitiche. Tuttavia, circuiti senza supporto governativo o grandi folle, come Zandvoort, faticano a competere con mercati come il Medio Oriente, dove le fee di promozione sono più elevate.
Le sfide includono l’esclusione di nuovi mercati come la Thailandia, che rischiano di perdere slancio, e la necessità di bilanciare la fatica del paddock con la domanda globale. La strategia di rotazione offre una soluzione, ma richiede una pianificazione attenta per integrare circuiti storici e nuovi mercati senza compromettere la sostenibilità finanziaria.

La visione di Stefano Domenicali e il ruolo di Liberty Media
Stefano Domenicali, ha articolato chiaramente la strategia di stabilità, sottolineando che i contratti a lungo termine permettono di costruire una piattaforma per la crescita, con promoter che investono in strutture e attivazioni per i fan, proteggendo lo sport a lungo termine. Ha anche indicato che due o tre slot rotazionali sono sufficienti per mantenere la flessibilità, mentre le 24 gare rappresentano il numero ideale per il calendario.
Liberty Media, che nel 2027 celebrerà 10 anni di gestione, ha trasformato la F1 in un prodotto globale, grazie a iniziative come Drive to Survive e all’espansione in mercati come gli Stati Uniti. La ripresa post-COVID, iniziata a luglio 2020, ha dimostrato la resilienza dello sport, ma ha rafforzato la necessità di un calendario robusto. La strategia attuale bilancia la crescita, con nuove gare come Madrid, con la protezione di circuiti storici, evitando espansioni rischiose.
La Formula 1 sta costruendo un calendario stabile e prevedibile fino agli anni ’30, con contratti a lungo termine che assicurano entrate, investimenti e protezione da crisi. I rinnovi recenti riflettono questa priorità, mentre due o tre slot rotazionali offrono flessibilità per mercati emergenti o ritorni storici. Sebbene circuiti come Zandvoort escano per mancanza di risorse, la categoria si posiziona per un secondo decennio di crescita sotto Liberty Media, bilanciando tradizione, innovazione e sostenibilità finanziaria. Nuovi entranti devono dimostrare sostenibilità per avere un impatto duraturo, mentre si continua a rafforzare l’ecosistema attraverso una pianificazione strategica e attenta.
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Crediti foto: Reuters, Madring