I test del Bahrain ci hanno lasciato una certezza: McLaren riparte da dove aveva lasciato, il che è normale visto che si tratta della monoposto che, nella passata stagione, si adattava meglio alle caratteristiche dei circuiti in calendario. Se nella mattinata il Team Principal di Woking (clicca qui per l’intervista) cercava di sviare l’attenzione dalla sua squadra, indicando le condizioni climatiche del Bahrain come “colpevoli” di aver falsato le prestazioni dei test, nella giornata odierna è apparso evidente che anche nelle tipiche condizioni di Sakhir, la MCL39 è stata di nuovo la migliore.
La classifica dice che George Russell e Max Verstappen sono stati i più veloci del pomeriggio, con l’olandese che ha lavorato principalmente nella ricerca della prestazione nel giro secco. Ma ciò che da conferma a quanto detto sulla McLaren, viene dalla simulazione del passo gara di Oscar Piastri, impiegato per la prima volta nel pomeriggio dopo aver svolto nei primi due giorni tanto lavoro di ricerca dati.
È vero che il suo passo gara è stato nettamente inferiore a quello fatto registrare nel day 2 da Lando Norris, ma c’è una motivazione. Infatti, ieri le vetture hanno performato meglio grazie a una temperatura più fresca e alla presenza di grip nel tracciato. Questo scenario ha permesso al britannico della McLaren di far registrare dei tempi mostruosi, irraggiungibili per le rivali. Oggi, invece, le condizioni della pista sono andate in direzione di quelle a cui assistiamo di solito, e anche in questo caso la MCL39 di Piastri ha dimostrato un ottimo passo.
Analisi del passo gara di Oscar Piastri
Dagli on board di Piastri si è intravista una McLaren ben bilanciata rispetto alla rivale Ferrari, problema di cui Charles Leclerc si è lamentato nelle interviste pomeridiane. Ma ciò che farà sorridere Andrea Stella stasera, è sicuramente la costanza che il pilota australiano ha fatto registrare nei tempi. Il primo stint è cominciato con la mescola C3, e il classe 2001 ha fatto registrare dei tempi che si sono mantenuti sul 36.
Successivamente, il pilota papaya ha effettuato la sosta ai box montando mescole C1 e facendo registrare dei tempi inferiori a quelli del compagno di squadra, ma che in proporzione alle condizioni della pista sono stati ottimali.
La simulazione si è conclusa con un ultimo stint di mescole C2 che ha confermato quanto di buono visto in precedenza. Se si può riassumere con una parola l’ultima parte di test della McLaren, la costanza sarebbe, quindi, il termine più adatto da utilizzare. Il grafico mostrato qui sotto spiega meglio quanto visto oggi pomeriggio.

McLaren chiude questa sessione di test con una certezza in più: la MCL39 è una vettura competitiva e, soprattutto, costante nelle prestazioni, tanto da rappresentare una seria minaccia agli occhi di Max Verstappen. Il campione in carica, oggi apparso nervoso e insoddisfatto del comportamento della sua Red Bull, sa bene che i piloti papaya lo hanno messo nel mirino e non intendono lasciargli vita facile. Ora il team di Woking avrà tempo per analizzare tutti i dati raccolti e intervenire laddove necessario, con l’obiettivo di presentarsi al primo appuntamento della stagione a Melbourne nella miglior forma possibile.
Crediti foto: McLaren, Formulacritica