Il quasi harakiri McLaren andato in scena nell’ultimo appuntamento della stagione in Canada – quando durante la lotta tra Oscar Piastri e Lando Norris, quest’ultimo quasi non terminava pure la gara dell’australiano – ha fatto riaffiorare un problema che viene costantemente affiancato alla figura di Norris: la tenuta mentale.
Come ormai risaputo, il pilota britannico non ha mai nascosto le proprie debolezze, parlando apertamente delle difficoltà mentali che talvolta gli hanno impedito di mostrare il proprio talento. O ancora, parlando dei problemi della MCL39 che, nonostante sia la migliore macchina in griglia, non riesce a comprendere appieno a differenza del compagno di squadra.
Alla luce di ciò, il venticinquenne della McLaren alla domanda se secondo lui fosse più importante l’aspetto della guida o della parte mentale in questo tipo di competizione, ha risposto, essendo una persona di sport, che entrambi gli aspetti sono importanti. Il britannico ha poi aggiunto che il tutto dipenda anche dalla macchina a disposizione.
Lando Norris: “Guida o mentalità? Bisogna migliorare entrambi”
“Credo che bisogna prendere un pò di entrambe le cose, si cerca sempre di migliorare in entrambe“, risponde Lando Norris. “Certo, non sono perfetto in nessuna delle due, ma penso più all’aspetto tecnico e alla capacità di capire come ottenere il massimo da questa vettura, rispetto a quella dell’anno scorso. Quando quest’anno ho avuto dei momenti no, è stato a causa di alcuni miei errori, alcuni dei quali causati dal fatto che la macchina non si comportava come volevo“, continua il papaya.

Dal punto di vista del britannico, il fatto di non avere tra le mani un mezzo che risponda perfettamente alle proprie azioni, sta influendo in parte sulla tenuta mentale. Inoltre, avere un compagno di squadra che sembra essersi adattato perfettamente alle condizioni del veicolo, sta certamente facendo dubitare il conducente della McLaren. Tuttavia, la lotta per il Titolo è ancora aperta.
“È difficile sapere cosa venga prima. Io cerco sempre di migliorare entrambi gli aspetti. Non penso mai di essere completo, ma posso semplicemente essere soddisfatto e poi passare a qualcos’altro. Penso che ogni sportivo, atleta, qualunque esso sia, cerchi costantemente di migliorare in entrambi gli ambiti, sia dal punto di vista pratico che mentale”, conclude Lando.
Crediti foto: McLaren
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