F1 2025 – Finalmente, il Gran Premio d’apertura della stagione ha emesso i primi verdetti, spazzando via tutti i castelli di chiacchiere e idiozie varie costruiti dai vari “capiscers” del web e anche da giornalisti professionisti di testate più o meno prestigiose.
Una narrazione assurda, alimentata dall’ingaggio del pluricampione del mondo Lewis Hamilton, ma completamente sfuggita di mano, tanto da rendere credibile una competitività rossa che in realtà è solo creata ad arte per generare hype e alimentare il mercato.
F1 2025: i primi, parzialissimi, verdetti
La tappa australiana è stata un bagno di realtà per la Ferrari, che è rimasta impantanata in situazioni tecniche non previste, costringendo il team ad aumentare l’altezza da terra il sabato, con tutte le conseguenze negative del caso. Le solite scelte strategiche errate non sono state in sintonia con quanto accadeva in pista in tempo reale, come se al remote garage (vero cuore del reparto strategico) non arrivassero i giusti input dalla pista per prendere le decisioni migliori, o, in generale, come se ci fosse un difetto di comunicazione.

Questo aspetto è il più preoccupante, poiché la competitività della monoposto ha risentito di troppe variabili, come il tipo di pista e, soprattutto, il meteo. Tuttavia, la SF-25 non era un fulmine di guerra nei test e non è da buttare oggi. Serve tempo per far funzionare un progetto con differenze significative rispetto al precedente modello, lavorando a fari spenti per ridurre l’enorme pressione che da sempre grava sul team di Maranello.
Per quanto riguarda il team di Woking, si avverano in toto le previsioni del sottoscritto: monoposto migliore, ma piloti e gestione del team non sempre all’altezza. È stata buttata via una doppietta che, a un certo punto, sembrava già fatta e che poteva diventare una vera e propria caporetto.
Siamo il paese dove le analisi si fanno sui risultati finali e non su quello che accade in pista, per cui nessuno dice che i due piloti al comando sono usciti di pista in un momento molto delicato, con la pista quasi ascitta. È stata una fortuna che solo Piastri sia rimasto impantanato, perché poteva andare male anche a Norris. Inoltre, nel successivo pit stop, il team ha scelto (come la Ferrari) le mescole sbagliate, che avrebbero potuto costare molto caro in caso di finale di gara completamente asciutto.
F1 2025: La Red Bull non era morta
Red Bull e la sua unica punta sugli scudi, dati per morti praticamente da tutti, si prende gioco di tutti e si presenta in qualifica con un secondo tempo stratosferico. In gara, mette pressione alle McLaren e azzecca, come al solito, tutte le scelte strategiche, mostrando grande capacità di lavorare in silenzio e fregando puntualmente la concorrenza, che invece preferisce pompare i tifosi con manifestazioni che incrementano a dismisura le prestazioni e le aspettative.

Complessivamente, deludente la prestazione della Mercedes che, pur portando a casa un ottimo bottino di punti e due ottime prestazioni da parte dei piloti, non ha convinto in termini di velocità e passo gara. Dopo la consistenza manifestata nei test, ci si aspettava una lotta per il vertice anziché per il podio. In realtà, le frecce d’argento non hanno neanche visto gli scarichi di Verstappen, ma il potenziale per fare bene sembra comunque esserci.
Per il resto, poco da dire. Gli altri rookie sono in grande difficoltà, in condizioni proibitive che hanno colpito anche veterani di primissimo livello come Sainz e Alonso. Bene Williams e VCARB (alias Ajeje). Da rivedere le prestazioni degli altri team, anche se per Haas la situazione non appare certamente rosea.
Tutto sommato, la situazione non è troppo diversa rispetto alla parte finale del 2024, con una variabilità da confermare nelle varie piste. Tuttavia, alla luce delle condizioni meteo e del layout della pista australiana, rinviamo ogni giudizio ai prossimi Gran Premi. In particolare, già nell’imminente fine settimana si correrà su una pista vera e probante, in condizioni ambientali ideali, e qualche risposta più concreta arriverà. Speriamo davvero di vedere una rossa degna del proprio nome.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari HP