Il Gran Premio del Giappone, disputato sullo storico tracciato di Suzuka, è stato finora il più noioso della nuova stagione. Come evidenziato dal nostro direttore in questo articolo: “GP Giappone 2025, scelte Pirelli conservative“, la Pirelli – fornitrice degli pneumatici in F1 – ha deciso di non rischiare, portando in Giappone le mescole più dure del lotto. La scelta è stata dettata dalla recente riasfaltatura del primo settore che comprende anche il celebre “Snake”, amatissimo dai piloti.
La lunga durata delle gomme, unita alle deludenti monoposto ad effetto suolo – che impediscono ai piloti di seguire da vicino la vettura che li precede senza compromettere i propri pneumatici – ha generato una gara monotona.
Gli unici sorpassi significativi sono avvenuti esclusivamente grazie alle soste ai box.
Durante gli scorsi test in Bahrain, a fine febbraio, il Consiglio Mondiale del Motorsport ha approvato una nuova norma pensata ad hoc per il Gran Premio di Monaco: il famigerato doppio pit-stop obbligatorio. Ne abbiamo parlato in questo approfondimento: “Ufficiale: a Monaco due soste obbligatorie“.

Nel 2024, grazie a una bandiera rossa dopo pochi metri dal via, le scuderie hanno potuto effettuare una sosta gratuita, montando gomme dure concludendo la gara senza ulteriori fermate e generando un interminabile trenino per tutto l’evento.
Per evitare che ciò si ripeta a Monte Carlo, a partire da quest’anno i team saranno obbligati ad effettuare due soste durante la gara, anziché una sola, come previsto per tutti gli altri Gran Premi in calendario. Tuttavia, viste le dinamiche viste a Suzuka, il doppio pit-stop obbligatorio potrebbe presto estendersi anche ad altre gare del campionato.
Un ulteriore fattore che potrebbe favorire l’adozione della norma monegasca a livello globale riguarda le nuove monoposto previste per il 2026. Queste vetture diranno addio all’effetto suolo dopo quattro anni di delusioni tecniche e sportive. Se le nuove auto dovessero ereditare le stesse problematiche delle attuali, l’introduzione del doppio pit-stop obbligatorio in tutti i Gran Premi potrebbe diventare non solo plausibile, ma necessaria.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari HP