Il Campionato Mondiale di F1 del 2024 è ormai un ricordo lontano; l’attenzione si sposta verso la prossima stagione che rappresenta il 75° capitolo della gloriosa storia di questo sport. Con nuovi volti e cambi di casacca già annunciati, il periodo natalizio si rivela scarno di notizie, lasciando spazio sui social alle analisi e ai bilanci di un campionato che ha riservato sorprese, specialmente nella seconda parte.
Alla fine, come prevedibile, Max Verstappen ha trionfato. Nonostante una concorrenza più serrata nella seconda metà della stagione, le monoposto rivali non sono mai riuscite a minare seriamente la sua leadership.
Per gli altri piloti, invece, è rimasto “il campionato delle statistiche inutili”, un fenomeno alimentato dai social media per glorificare i propri beniamini o screditare quelli altrui. Tra queste, mi ha colpito il confronto tra i due piloti che hanno completato il podio mondiale: Lando Norris e Charles Leclerc.
Nonostante una McLaren più competitiva rispetto alla Ferrari, Leclerc ha tenuto testa a Norris dove e quando ha potuto. Il monegasco è riuscito a prevalere in alcune aree chiave: negli arrivi in Top 5 (21 contro 18), nella media punti per gara (15,57 contro 14,96, escluse le Sprint Race) e negli arrivi complessivi davanti al britannico (12 contro 10).

D’altra parte, Norris ha avuto la meglio nei risultati più prestigiosi, come le vittorie (4 contro 3) e soprattutto nelle qualifiche, il suo terreno preferito. Il pilota di Bristol ha ottenuto 17 migliori piazzamenti, con 10 prime file e 8 pole position, contro i 7 migliori piazzamenti, 6 prime file e 3 pole di Leclerc. E questo è particolarmente significativo, considerando che il monegasco, negli anni in Ferrari, si è affermato come uno dei migliori qualificatori del paddock, anche con una vettura inferiore.
Questo confronto nasce chiaramente per elogiare Leclerc e colpire Norris, il pilota della scuderia campione del mondo. Tuttavia, si tratta di statistiche che, al di là del loro fascino, non portano titoli in bacheca.
L’unica statistica che conta davvero è quella che vede Max Verstappen campione del mondo per la quarta volta in carriera. Con 9 vittorie a bordo di una Red Bull non all’altezza della versione 2023, l’olandese ha dimostrato ancora una volta di essere il migliore. Il resto, in tema natalizio, è solo aria fritta.
Crediti foto: Formulacritica