F1 – Sponsor mobili

Santander dice addio alla Ferrari, Duracell alla Williams. Sponsor che vanno e altri che entrano. Anche i team di F1 più strutturati si adeguano alla mobilità geografica delle aziende finanziatrici

F1 – Con l’imminente addio di Carlos Sainz, che rimarrà in rosso per altre nove gare compreso il Gran Premio di Monza, la Ferrari saluterà anche un importante partner spagnolo. Ieri è arrivata l’ufficialità della fine del matrimonio tra la casa di Maranello e Santander, l’istituto di credito che negli ultimi tre anni è stato uno dei principali sponsor e finanziatori del team italiano.

Evidentemente, senza la presenza di un pilota connazionale, il gruppo finanziario non ha interesse a continuare la sua avventura, vedendo diminuiti gli introiti da ritorno di immagine. Anche in questa chiave si deve leggere l’accordo siglato poco prima del Gran Premio di Miami con Hewlett-Packard, che offre alla Scuderia del Cavallino Rampante non solo grandi somme di denaro, ma anche tecnologia informatica preziosa. Nella Formula 1 contemporanea, infatti, lo sviluppo è sempre più affidato alla sfera computazionale.

F1: sponsor sempre più pesanti

La fine del contratto tra Ferrari e Santander apre a una riflessione: in Formula 1 non esiste soltanto un mercato dei piloti e dei tecnici, ma anche quello degli sponsor. Ne abbiamo avuto una chiara dimostrazione con l’allontanamento di Logan Sargeant da parte della Williams. Il team di Grove ha salutato, oltre allo statunitense, anche Duracell, la nota azienda di batterie associata al pilota di Miami.

Al suo posto, non a caso, sono arrivati sponsor e finanziatori argentini che supportano la candidatura di Franco Colapinto. È evidente che la bocciatura dei nomi di Mick Schumacher e di Liam Lawson, emersi con forza nei giorni scorsi, sia stata determinata dalla mancanza di finanziatori che ne supportassero l’azione.

La Formula 1, dunque, vive sempre di più di legami economici fluidi che si creano e si dissolvono in base all’allocazione geografica di un determinato soggetto. Anche la riconferma di Sergio Perez pare sia dipesa, in parte, dalla sua capacità di muovere tifosi e consenso – e quindi soldi – in Sudamerica. La Red Bull e la Formula 1 in generale avrebbero valutato anche questo elemento nel concedere nuovamente fiducia al pilota di Guadalajara.

Insomma, nessun team, nemmeno quelli economicamente più forti e strutturati, può affrancarsi da questo meccanismo, che vede alcune aziende muoversi da un team all’altro in maniera molto repentina. In questo senso, non ci sorprenderemmo se l’anno prossimo vedessimo il logo della Santander sui sidepod della Williams guidata da Carlos Sainz, che potrebbe, chissà, legarsi nuovamente al marchio Estrella Galicia, che lo ha accompagnato nella sua carriera fino al 2023.


Crediti foto: Scuderia Ferrari HP

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