Sebastian Vettel, quattro volte campione del mondo di Formula 1, è uno dei piloti più amati di questo secolo. Il suo volto da bravo ragazzo e i suoi modi gentili hanno conquistato il cuore di fan e appassionati della categoria. Come spesso accade a chi vive di adrenalina, anche lui, in preda all’emozione, ha avuto momenti di nervosismo in pista, ma nel profondo sapeva che, in condizioni normali, certe reazioni non gli appartenevano.
Nel 2022, con un video in bianco e nero pubblicato su Instagram – il suo primo post, tra l’altro – annunciava l’addio alla Formula 1, lasciando un enorme vuoto sulla griglia di partenza. Da quel giorno, tifosi e appassionati hanno sperato in un suo ripensamento, ma senza successo.
Negli ultimi giorni sono emersi rumors su un possibile ritorno del tetracampione in F1 a partire dal 2026, ma le scuderie coinvolte – come Audi, Aston Martin e Red Bull, con cui Vettel ha vissuto i momenti più belli della sua carriera – sembrano avergli chiuso le porte.
Vettel è ormai vicino ai 40 anni e la Formula 1, a partire da quest’anno, ha scelto di voltare pagina, puntando su una nuova generazione di piloti promettenti, destinati a essere il futuro della categoria. Gli unici veterani rimasti sono Alonso, Hamilton e Hülkenberg, anche loro ormai verso la fine della carriera e considerati “fuori posto” in una F1 che ha cambiato direzione.
Per Vettel, è forse arrivato il momento di guardare altrove: la famiglia, l’impegno per la salvaguardia dell’ambiente e, chissà, magari un futuro in altre categorie del motorsport che lo accoglierebbero a braccia aperte. La F1 guarda avanti. Forse, dovrebbe farlo anche chi continua a tirarlo per la giacca con suggestioni irrealizzabili. Il futuro può riservare nuove sorprese e grandi soddisfazioni, mentre il passato resta bello da ricordare.