Ieri pomeriggio, durante un black-out verificatosi nel circuito di Sakhir, in Bahrain, durante la seconda sessione di test ufficiali, il Consiglio Sportivo Mondiale dell’Automobilismo ha approvato una proposta particolare riguardante il GP di Monaco.
Dalle “tenebre” bahrenite è emerso che, a partire dalla prossima edizione della gara tra le strette stradine del Principato, i piloti saranno obbligati a effettuare due pit-stop anziché uno solo, come avviene in tutti gli altri Gran Premi di Formula 1.
Questa norma ad hoc nasce dal controverso GP di Monaco vinto dall’idolo di casa, Charles Leclerc, in cui una bandiera rossa nei primi metri della gara ha permesso ai piloti di effettuare una sosta gratuita, completando poi l’intero Gran Premio con lo stesso set di gomme. Il risultato? Una processione fino al traguardo, complice la conformazione del circuito della Costa Azzurra, notoriamente poco favorevole ai sorpassi.

GP Monaco: obbligo di doppio pit stop
Per evitare il ripetersi di una gara monotona, si è deciso di introdurre l’obbligo del doppio pit-stop. Come ben sappiamo, nell’era Bernie Ecclestone, Monte Carlo godeva di numerosi privilegi. Con l’avvento di Liberty Media, molte cose sono cambiate: oltre all’aumento della tassa d’iscrizione, dal 2026 il GP di Monaco si sposterà a giugno, rompendo così la tradizione di maggio. Quest’anno, inoltre, la gara avrà un title sponsor e, come detto, adotterà la regola della doppia sosta obbligatoria.
Monaco è un circuito che divide: anche i tifosi di vecchia data si scontrano sulle sue caratteristiche, ritenute affascinanti da alcuni e obsolete da altri. Nel corso degli anni si è discusso perfino della sua possibile esclusione dal calendario di F1 o della trasformazione in un evento indipendente. Alcuni suggeriscono di modificarne il layout, come ipotizzato in diversi video su YouTube, che propongono di eliminare la curva della Vecchia Stazione (Lowes), la più lenta del mondiale.
A maggio vedremo dunque il debutto del doppio pit-stop obbligatorio, che eliminerà la strategia di gestione gomme, la stessa che aveva permesso prima a Russell di vincere a Spa (prima della squalifica) e poi a Leclerc di beffare le McLaren a Monza.
Questa nuova regola renderà la gara più avvincente? O assisteremo alla solita processione monegasca? Probabilmente, per chi seguirà la gara da casa, il risultato sarà lo stesso: una bella pennichella, come da tradizione per il GP di Monaco. Monte Carlo si ama o si odia, ma proprio per questo rimane unica.
Crediti foto: F1, Stake Sauber