F1 – Regole motori 2026: più elettrico e gestione diversa dell’ibrido

In attesa delle norme aerodinamiche, ecco quali saranno le caratteristiche delle power unit turbo ibride del 2026

La F1 riscrive se stessa. Nel 2026, come è ormai ben noto, la categoria affronterà un tale rimescolamento tecnico-normativo che le vetture risulteranno molto diverse da quelle che siamo stati abituati ad apprezzare negli ultimi tre anni e che osserveremo ancora nel 2025, ultimo anno dello status quo regolamentare. 

I pilastri concettuali relativi a telai e vestito aerodinamico sono in attesa di pubblicazione. Stefano Domenicali, a margine del Gp di Imola, aveva parlato di inizio Giugno come periodo di delibera. Ogni momento, quindi, è quello buono.

L’intelaiatura regolamentare relativa ai motori, invece, è nota. Eccone una sintesi che può tornare utile per capire dove si sta dirigendo la propulsione del futuro.

Power unit Ferrari
L’allocazione della power unit sulla Ferrari SF-23 del 2023

F1: le power unit del 2026

L’obiettivo del legislatore è quello di aumentare l’efficienza generale delle vetture nell’ottica dell’applicazione del programma Net Zero Carbon. Il focus sarà incentrato sulla riduzione delle emissioni e il comparto motori sarà decisivo in questo cammino concettuale. Di questo settore già sappiamo molto, anche se qualcosa potrebbe essere modificata, specie per quanto riguarda la gestione della quota elettrica con la “modalità override”.

Le unità motrici che debutteranno tra meno di due anni si baseranno sulle seguenti caratteristiche: il peso minimo verrà fissato a 130 chilogrammi, quello del turbocompressore sarà di 12 kg. L’ MGU-K, unico motogeneratore elettrico che rimarrà dopo l’abolizione dell’ MGU-H, dovrà pesare almeno 16 chilogrammi con una batteria abbinata da 35 chili.

Messe insieme, queste parti portano il peso totale dell’unità a 193 kg, circa il 23% in più rispetto ad ora. L’ICE sarà alimentato da una miscela sostenibile al 100%. Il flusso del mix aria-benzina dipenderà dal potere calorifico la cui quota dovrebbe essere di 3.000 megajoule per ora.

La quota elettrica triplicherà: da 120 kW si schizzerà a ben 350. Tutto il recupero energetico sarà sulle spalle dell’MGU-K. Ad oggi sappiamo che alcuni elementi del motore dovranno “trovare casa” all’interno della cellula di sicurezza del telaio. Le norme relative ai questi dovrebbero chiarire definitivamente questo aspetto che inquieta non poco i progettisti che, ricordiamolo, non potranno mettere mano ai modelli 2026 non prima del 1° Gennaio dell’anno prossimo. 

L’MGU-K accresciuto in portata e dimensioni dovrebbe essere piazzato nelle vicinanze del pacco batterie che rimarrà sotto al serbatoio. Si attende il regolamento telaistico per averne ratifica ufficiale. 

F1 – il volante della Mercedes

Power unit 2026: si pensa alla “modalità override”

A quanto sopra riportato si è parlato della possibilità di aggiungere delle modifiche all’uso della potenza. È al vaglio l’idea di introdurre la modalità “push to pass” con la quale il pilota potrà contare su un extra boost per attaccare. I dettagli sono da definire e l’articolo 5.4.8 si presta all’ulteriore specificazione che dovrà essere inserita prossimamente.

Nella seconda parte del comma la FIA allude alla modalità “override” tramite la quale il conducente potrà usare potenza aggiuntiva per  fornire un’ulteriore spinta fino ad arrivare a 355 km/h. Questa funzione non sarà sempre disponibile e dipenderà da come il pilota consumerà l’energia nelle fasi di gara.

Si introduce, quindi, un altro aspetto strategico e gestionale che rischia di far diventare i gran premi ancora più cervellotici a meno che non si prevedano schermate che diano conto dei livelli di utilizzo dell’energia scaturente dall’ibrido, trasformando la serie in una sorta di videogame. 

Se il pilota abusa dell’override rischia di ficcarsi in una scomodissima condizione di deficit energetico per un certo numero di tornate che serviranno a riportare sul “verde” il sistema.

Per chiudere questa rapida panoramica, va evidenziato che l’intento dei decisori è quello di avere propulsori che non siano meno potenti di quelli odierni. Le tante novità introdotte in un sol colpo rischiano di determinare problemi di affidabilità che vanno contemplati all’interno del solito sistema del contingentamento delle parti che non sarà abbandonato nella nuova era. 


Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, Mercedes-AMG Petronas F1 Team

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