Il mondiale 2026 sarà un’enorme novità per le squadre, per i piloti e per gli spettatori. Le nuove regole potrebbero cambiare lo sport come non abbiamo mai visto prima. Nonostante ciò, un team in particolare, oltre a Cadillac naturalmente, inizierà l’anno nuovo quasi da zero: Red Bull.
Gli ultimi annunci arrivati dai media sono stati sempre di carattere logistico della squadra, quasi sempre occupandosi di membri della scuderia che saluteranno tutti nell’anno successivo. Oltre all’ennesimo cambio del secondo sedile, in questo caso è Yuki Tsunoda che lascerà il posto a Isack Hadjar, i cambiamenti all’interno del team sono numerosissimi.

I cambiamenti nella squadra: resta solo Max
Tutto nuovo in casa Red Bull: l’unico elemento cardine rimasto per l’anno prossimo, per fare un esempio, dalla stagione 2023, è proprio Max Verstappen. Adrian Newey ha lasciato il team verso una nuova sfida in Aston Martin e medesimo scambio è avvenuto con la collaborazione con Honda. Poco prima della metà di questa stagione è inoltre arrivato un nuovo team principal, Laurent Mekies. I vari rumors su Christian Horner si sono rivelati veri e il ventennale team principal di Red Bull ha lasciato la squadra a campionato 2025 in corso.
Non solo Horner, ma anche Helmut Marko, storico gestore del reparto sportivo del team, lascerà la scuderia nel 2026. Una figura di rilievo, che ha sempre avuto l’ultima parola sulla gestione dei piloti tra team ufficiale e satellite. Sicuramente, certe mosse dell’ex pilota austriaco non sono state delle migliori, poiché la gestione del secondo sedile Red Bull degli ultimi anni è stata scandalosa: 6 piloti cambiati in soli 7 anni. Nonostante ciò, è proprio grazie a Marko se ci siamo goduti campioni come Sebastian Vettel e Max Verstappen.
Il nuovo pupillo del team ufficiale, Hadjar, sarà quindi chiamato a dare il meglio di sé dopo solo un anno di esperienza in Formula 1, in uno dei sedili più scottanti di tutta la griglia. La velocità pura l’ha dimostrata e Mekies ha sistemato la situazione all’interno della squadra durante tutto l’anno, perciò ci sono buone chance di fare bene per il pilota francese.

Red Bull – La nuova power unit fatta in casa
Per la prima volta nella sua storia in Formula 1, Red bull scenderà in pista con la power unit di sua produzione in collaborazione con Ford Powertrains. Un cambiamento radicale che arriva dopo “soli” 20 anni di esperienza nella massima categoria del motorsport. La collaborazione con Honda giunge al termine dopo 8 anni, 4 titoli piloti e 2 titoli costruttori. Il motore V6 giapponese è stato molto importante per la storia di Red Bull, ma è giunto il momento di cambiare aria.
Gli sviluppi sono ormai giunti al termine perché la stagione 2026 è alle porte. Secondo alcune anticipazioni (tutte da confermare), il motore in collaborazione con Ford manca di performance in confronto a quello Mercedes, il più performante secondo le aspettative pre-campionato. Considerando che anche la Visa Cash App Racing Bulls monterà la stessa power unit, il lavoro per il nuovo motore diventa doppio. Invece, un nuovo team, Alpine, monterà il propulsore eseguito da Mercedes, perciò la situazione potrebbe ribaltarsi in favore della scuderia tedesca per il prossimo anno.
Niente è certo per il 2026, ma la situazione Red Bull è tra le più particolari di tutte le squadre in griglia: nuovo regolamento, anche nuove fondamenta, ma stessa fame di vittoria.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Honda F1
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