La F1 è in salute. Il primo trimestre del 2024 si è aperto con numeri record: le entrate sono aumentate del 45% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. 553 i milioni di dollari incassati da gennaio a marzo, 381 dollari dodici mesi fa.
L’utile operativo totale del Formula One Group (FOM) è stato di 95 milioni di dollari: un balzo clamoroso visto che l’anno scorso erano 16. Perché queste cifre così positive? Ha pesato il fatto che la stagione sia iniziata leggermente prima: in tre mesi ci sono state tre gare e non due come nel 2023.
Il primo trimestre del 2024 è positivo sotto ogni aspetto perché tutti i flussi di entrate sono cresciuti: promozione delle gare, diritti mediatici e sponsorizzazioni. I ricavi della promozione sono aumentati anche grazie agli aumenti dei compensi relativi ai contratti stipulati coi promoter di circuiti. Sono cresciuti i canoni ma anche i ricavi da abbonamenti televisivi. Stesso dicasi per le sponsorizzazioni che sono cresciute in munificità.
Quello operante è un modello così efficace che ha spinto Liberty Media Corporation a lanciarsi nell’acquisto della MotoGp. La F1 è viva e gli sponsor fanno la corsa ad entrare nel giro. Il rapporto con DHL come partner globale è stato ampliato, Globant è diventato anch’esso un alleato mondiale. McDonald’s uno regionale in America Latina.
La Formula Uno ha ampliato anche la rete con la quale arrivare al pubblico. È stato stipulato un accordo con beIN SPORTS per l’area mediorientale e nordafricana, con Viaplay nei Paesi Bassi e nei paesi del Nord Europa e con FanCode per l’India.
Questo incremento generalizzato dei ricavi offre benefici anche ai partecipanti. I team hanno visto ricevere un pagamento maggiore nel primo trimestre del 2024: da 112 milioni di dollari si è passati a 163. E questi numeri, da soli, bastano per spiegare perché squadre e Liberty Media siano così restii a volere in undicesimo soggetto in griglia. Capito, Andretti?
Crediti foto: F1