Sono intorno a noi, in mezzo a noi
In molti casi siamo noi a far critiche
Senza risparmiarle mai se non per calcolo
Il fine è solo l’audience, il mezzo ogni possibile
La posta in gioco è alta, l’imperativo è vincere
E non far guidare nessun altro
Nella logica del commento la sola regola è esser scaltro
Niente scrupoli o rispetto verso i piloti
Perché i primi saranno sempre Ferrari se gli altri sono inarrivabili
Sono tanti, arroganti coi deboli, incensano i potenti
Sono replicanti, sono tutti identici, guardali
Stanno dietro a penne e microfoni, non li puoi distinguere
Come serpenti strisciano, e se poi perdon la testa la ricostruiscono
Fanno quel che vogliono si sappia in giro che fanno
Scrivono, parlano e sono quel che raccontano
Sono intorno a me, ma non parlano con me
Sono come me, ma si sentono meglio
Sono intorno a me, ma non parlano con me
Sono come me, ma si sentono meglio
E come i bolidi abitano in paddocks full-optional
Con scoop oltre i 120 decibels e dettagli come fosse Disneyland
Vivon col timore di poter sembrare fuori pista
Quel che dicono ostentano, tutto il resto invidiano
Poi lo comprano, in costante escalation col vicino criticano
Parton dal primo giro e vanno fino in fondo
Han più articoli sul web che circuiti in calendario
Sono quelli che di domenica guardano le gare
Che alla sera sfrecciano tra i commenti e i titoli
Veloci come i bolidi di cui scrivono
Diretti come i missili cui assomigliano
Tiratissimi, s’infiammano
S’alcolizzano e poi s’impantanano su un articolo – boom!
Frasi taglienti come lame di rasoio
Che diventano più accese d’un livello di tensione
Sono intorno a me, ma non parlano con me
Sono come me, ma si sentono meglio
Sono intorno a me, ma non parlano con me
Sono come me, ma si sentono meglio
Ognun per sé, Dio per sé
Mani che si stringono tra gli uffici stampa alla domenica
Mani ipocrite, mani che fan articoli che non si raccontano
Altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano
Mani che poi firman recensioni per lo scandalo
Mani lisce come olio di motore, mani che brandiscon microfoni
Che farciscono cronache, che si alzano alle spalle dei piloti
Quelli che la notte non si può correre più
Quelli che vanno a caccia di scoop mentre i piloti riposano
Che fanno i boss, che compran Haas
Che son sofisticati da chiamare i tecnici, incubi di plastica
Che vorrebbero dar fuoco ad ogni scandalo
Ma l’unica che accendono è quella che da loro il titolo ogni giorno
Quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera
Sono intorno a me, ma non parlano con me
Sono come me, ma si sentono meglio
Sono intorno a me, ma non parlano con me
Sono come me, ma si sentono meglio
Sono intorno a me, ma non parlano con me
Sono come me, ma si sentono meglio
Sono intorno a me, ma non parlano con me
Sono come me, ma si sentono meglio