Lando Norris, 26 anni compiuti ieri, ha ripreso il comando del Campionato Piloti di F1 con la schiacciante vittoria in Messico e ha ulteriormente rafforzato la leadership grazie a un weekend impeccabile a San Paolo, dove ha dominato sia la gara breve sia quella domenicale. Il suo bottino è salito così a 390 punti, 24 in più rispetto al compagno di squadra Oscar Piastri, con cui condivide esattamente 7 successi in questo campionato. Max Verstappen segue in 3° posizione con 341 punti, 49 lunghezze dietro il leader e con 5 affermazioni al proprio attivo. Tutti e tre restano in corsa dal punto di vista matematico per il titolo mondiale.
Nelle ultime tre tappe restano in palio complessivamente 83 punti: un pilota potrebbe ottenerli vincendo ogni Gran Premio e aggiudicandosi anche l’ultima gara breve della stagione, prevista in Qatar. Questo massimo teorico include i 25 punti di Las Vegas, i 33 del Qatar (grazie alla Sprint Race) e i 25 di Abu Dhabi.

Il primo match point in Qatar
Anche nello scenario più favorevole per Norris, con una vittoria piena a Las Vegas e se Piastri restasse a 0 punti e Verstappen si fermasse al 2° posto, il vantaggio raggiungerebbe al massimo 49 punti. Poiché dopo quella corsa rimarrebbero ancora 58 punti disponibili, il titolo non potrebbe essere assegnato con certezza. Un piazzamento inferiore al 1° posto di Norris o la conquista di punti da parte di Piastri ridurrebbe ulteriormente il margine, rendendo ancora più lontana la possibilità di una chiusura anticipata.
Il momento più precoce per la consacrazione di Norris coincide con il sabato del Gran Premio del Qatar di F1. Se il pilota britannico arrivasse a quel punto con un vantaggio di 49 punti accumulato a Las Vegas, gli basterebbe concludere almeno 7° nella Sprint Race per incrementare il distacco a 51 punti. Con soli 50 punti ancora in palio nelle due corse lunghe successive, nessun rivale potrebbe più raggiungerlo. In tale eventualità, anche un trionfo di Verstappen nella Sprint e poi in entrambe ultimi Gran Premi, porterebbe a un pareggio finale nei punti totali, ma Norris conserverebbe il primato grazie all’8° vittoria complessiva contro la 7° dell’olandese, con il criterio del maggior numero di successi a decidere il mondiale.

Scenari che allungherebbero la lotta per il titolo piloti di F1 2025
Un successo di Verstappen a Las Vegas con Norris 2° e Piastri a 0 ridurrebbe il margine del leader a 42 punti su entrambi i contendenti. In questo caso, anche una vittoria di Norris nella gara breve del Qatar con i rivali fermi a 0 porterebbe il vantaggio a 50 punti, insufficienti per chiudere i conti quel sabato, dato che le due gare lunghe successive offrirebbero ancora esattamente 50 punti. Il verdetto slitterebbe almeno alla domenica della gara. Qualsiasi piazzamento di Norris dal 3° posto in giù a Las Vegas, con Piastri a 0 e Verstappen a punti, limiterebbe il distacco massimo a 39 punti prima della Sprint Race. Anche vincendo quella corsa, il margine salirebbe al massimo a 47, costringendo a rimandare ogni decisione almeno al Gran Premio del Qatar.
Piastri deve colmare 24 punti e, per prevalere in caso di parità, superare Norris nel conteggio delle vittorie, se vuol diventare campione del mondo di F1, obiettivo che richiede almeno due affermazioni nelle ultime tre corse e contemporanei passi falsi del leader. Verstappen parte da 49 lunghezze di svantaggio: senza errori gravi di Norris in almeno due appuntamenti, il recupero appare praticamente impossibile, soprattutto considerando che anche un eventuale pareggio nei punti lo vedrebbe comunque sconfitto per il minor numero di successi complessivi
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Crediti foto: F1, MotoGP, Shuji Kajiyama/AP





