Spuntano, come funghi, dubbi sul futuro del Gran Premio di Madrid, annunciato in pompa magna da Liberty Media e che, da programma, dovrebbe debuttare nel Campionato Mondiale di F1 nel mese di settembre del 2026 e ospitarlo fino al 2035.
La pista, posizionata nell’Area IFEMA, quartiere commerciale di Madrid, lambirà il quartiere di Valdebebas. Il tracciato sfrutterà alcune strade pubbliche, mentre altre saranno costruite ex novo, per una lunghezza totale di 5,47 km.
Al momento, per la costruzione del tracciato, sono arrivate cinque offerte: due da imprese edili e tre da conglomerati aziendali, per la messa in opera delle strutture necessarie a ospitare un grande evento come quello della Formula 1.
I lavori, secondo programma, dovrebbero durare 14 mesi. Il Consiglio comunale della città madrilena ha fissato una deadline che scadrà il prossimo maggio, termine ultimo per completare i lavori in tempo per il Gran Premio nel settembre 2026.
Il sindaco della capitale spagnola, José Luis Martínez-Almeida, si dice fiducioso nella riuscita dell’ambizioso progetto, seppur non sia stato ancora aperto il cantiere per la costruzione del circuito. Il Primo Cittadino invita a mantenere la calma e assicura che tutto andrà per il meglio.

Ad oggi, non si sa ancora chi finanzierà il Gran Premio e tutto ciò che ruota intorno ad esso. Il sindaco tiene a precisare che non saranno utilizzati soldi pubblici, ma solo fondi provenienti da aziende private.
Martínez-Almeida attacca anche il governo spagnolo, che si è rifiutato di finanziare un grande evento come quello della Formula 1, preferendo spendere denaro pubblico – pari a 70 milioni di euro – per l’America’s Cup a Barcellona. Il sindaco critica inoltre le istituzioni catalane, che finanziano il Gran Premio di Spagna, anch’esso tenuto a Barcellona, con 50 milioni di euro.
Il Gran Premio di Madrid non esclude automaticamente quello di Barcellona. Secondo il CEO della F1, l’imolese Stefano Domenicali, i due eventi spagnoli potrebbero coesistere, e il sindaco di Madrid non esclude una collaborazione, al di là delle bordate di cui vi abbiamo narrato.
Con i lavori che non partono e questi fantomatici finanziatori, il Gran Premio di Madrid non nasce sotto una buona stella. Il 2026 è ormai alle porte.