Stefano Domenicali, Presidente e CEO della Formula 1, ieri è atterrato ad Istanbul, prima di riprendere il volo per Singapore, per condurre una serie di incontri volti a far progredire le negoziazioni sul ritorno del Gran Premio di Turchia nel calendario, potenzialmente a partire dal 2027. Questa visita rappresenta un passo importante nelle discussioni in corso, con il circuito di Istanbul Park come principale candidato per ospitare l’evento.
F1 in Turchia: contesto sulle negoziazioni
Le trattative per riportare la F1 in Turchia sono in corso da diversi mesi, con un’accelerazione recente. Domenicali ha più volte confermato l’interesse della serie per un ritorno, inserendolo in un più ampio piano di rotazione dei circuiti europei per bilanciare il calendario globale, che conta attualmente 24 gare.
In interviste recenti, ha menzionato esplicitamente la Turchia tra le località “pronte a discutere”. Il Gran Premio della Turchia è assente dal calendario dal 2021, quando ha sostituito alcune gare cancellate per la pandemia di COVID-19, ma ha lasciato un’impronta memorabile grazie al tracciato tecnico di Istanbul Park.

Dettagli sulla visita di ieri
Domenicali è stato accolto all’aeroporto dal presidente dell’Automobile Club turco, la Turkish Automobile Sports Federation (TOSFED), Eren Üçlertoprağı, che è il principale referente per gli organizzatori locali e che ha in gestione l’impianto di Istanbul. Questo incontro formale segna l’inizio di una giornata intensa di colloqui.
Con Üçlertoprağı e i vertici di TOSFED, seguito da discussioni con rappresentanti del Ministero della Cultura e del Turismo turco. Questi dialoghi mirano a definire accordi su aspetti chiave come investimenti infrastrutturali, supporto governativo e tempistiche per un rientro nel 2027.

Sfide e prospettive del GP di Turchia di F1
Sebbene l’entusiasmo sia alto permangono ostacoli come la necessità di aggiornamenti al circuito (ad esempio, per migliorare le strutture per team e spettatori) e il sostegno statale in un contesto economico complesso.
Domenicali ha enfatizzato in passato la “lunga lista di paesi interessati”, ma la Turchia appare tra i più determinati, con Üçlertoprağı che ha già incontrato i vertici FIA, incluso il presidente Mohammed Ben Sulayem a Imola a maggio. Un ritorno potrebbe rivitalizzare il motorsport locale e attrarre turismo, ma dipenderà da un accordo che si allinei al modello F1 di sostenibilità e crescita globale.
Questa visita non è solo un incontro formale, ma un momento decisivo che potrebbe sbloccare il ritorno di un GP amatissimo dai fan per il suo layout unico e le sue sorprese in pista.
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Crediti foto: XPB, TOSFED, F1