Il mondiale 2025 di Formula 1 è ormai giunto alla fine e si aprono le porte verso l’ultimo round ad Abu Dhabi. Il Gran Premio della settimana scorsa in Qatar ha svelato una tendenza ormai frequente nell’ultimo periodo. Per vincere, la qualifica è importante, così come lo è avere la vettura più veloce di tutti, ma la strategia rimane la padrona di ogni appuntamento. Con l’ultima vittoria, Max Verstappen si porta a 12 lunghezze di distanza da Lando Norris, protagonista di un weekend abbastanza sottotono in confronto al suo compagno di squadra Oscar Piastri.
Il risultato portato a termine da Oscar nella gara di domenica sul circuito di Losail non gli ha reso giustizia. Infatti, Piastri è stato il più veloce di tutti, Verstappen e Norris compresi, oltre ad aver dimostrato di essere riuscito a risollevarsi da un periodo difficile. Considerando i soli 72 punti guadagnati negli ultimi 8 appuntamenti, il GP del Qatar sarebbe stato il teatro perfetto per la rinascita dell’australiano.

Venerdì e sabato impeccabili
Già dalle FP1 il quadro è stato abbastanza chiaro: Oscar dominerà facilmente dal venerdì alla domenica. Il circuito di Losail ha un layout estremamente favorevole per la MCL39: è il tracciato perfetto per la vettura papaya. Inoltre, in Qatar Piastri è sempre stato velocissimo, a tal punto da denominarlo “il giardino di casa Piastri”. In poche parole, fino a sabato, le aspettative sono state rispettate.
La Pole Position per la sprint ha dato al pilota McLaren quel briciolo di fiducia in più che aveva perso lentamente negli appuntamenti precedenti. Successivamente la sprint race, metaforicamente, è stata una passeggiata per Piastri. Oscar ha mantenuto la prima posizione dall’inizio alla fine e ha tagliato il traguardo con 5 secondi di vantaggio, guadagnati in solo 24 giri, sul secondo classificato George Russell. Piastri rimane l’unico pilota ad aver vinto una gara sprint sul circuito del Qatar: 2023, 2024 e 2025. Tutto sembrava perfetto per poter riagganciare Lando in ottica mondiale verso Abu Dhabi.

La domenica la strategia cancella quasi tutto
La gara di domenica, sfortunatamente per Oscar, ha raccontato una storia leggermente diversa. Un incidente tra Nico Hülkenberg e Pierre Gasly al settimo giro interrompe la quiete di inizio gara e fa entrare in pista la safety car. Tutti i piloti e i team approfittano del pit stop “gratis”, con l’unico lato negativo di avere l’obbligo di fermarsi esattamente 25 giri dopo, per due volte, a causa della regola imposta da Pirelli per questo Gran Premio.
Tutti adottano questa scelta, tutti tranne McLaren, con entrambi i piloti. La scelta strategica del muretto papaya non è stata azzeccata poiché ha concesso a Verstappen di consolidare la prima posizione dopo la seconda sosta dei due McLaren. Oscar riesce a concludere secondo, mentre Lando finisce in quarta posizione dietro a uno stratosferico Carlos Sainz che toglie di conseguenza punti preziosi al caro amico Norris.
Piastri non ha perso velocità la domenica, anzi, effettuata la seconda e ultima sosta l’australiano ha stampato tempi da record con le gomme dure fino alla fine della gara. Il Gp è stata perso dal muretto McLaren, non da Oscar. Nulla è ancora finito, ma il GP del Qatar sarà sempre ricordato come una favola con mancato lieto fine per Oscar Piastri.
Crediti foto: Oscar Piastri, Max Verstappen
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