Mentre il campionato di Formula 1 è alle battute iniziali altrove si conduce un’altra battaglia. Dopo mesi di polemiche ambientali e politiche legate ai lavori di messa in sicurezza del circuito, si torna a discutere del futuro del Gp di Imola nella massima serie.
La Regione Emilia-Romagna ha stanziato complessivamente 10 milioni di euro per sostenere il Gran Premio: 5 milioni sono destinati all’edizione del 2026, anno in cui si punta a recuperare la gara annullata nel 2023 a causa dell’alluvione, mentre altri 5 milioni sono già previsti per il 2025. Questo impegno finanziario conferma la volontà di mantenere Imola nel calendario della massima serie automobilistica.
Il consigliere regionale Fabrizio Castellari, vicepresidente della Commissione Bilancio, sottolinea che questo investimento rafforza la prospettiva di continuità dell’evento, premiando la storia dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, che vanta oltre 70 anni di attività e decine di GP ospitati dal 1980. Il Gran Premio è considerato un elemento chiave della Motor Valley, un progetto di grande valore economico e culturale per la regione.
Gp Imola, persiste l’incertezza
Nonostante l’impegno regionale, la conferma del GP per il 2026 e oltre non è ancora certa. Il presidente della Regione, Michele de Pascale, ha ribadito la priorità di mantenere la gara, supportato da un’alleanza con il Governo e altri enti, tra cui il Con.Ami (Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale), che gestisce il circuito e contribuirà con 2 milioni di euro per il 2026.
La trattativa per il rinnovo appare complessa: il costo per ospitare il GP potrebbe salire dagli attuali 25 milioni a circa 30 milioni annui, in linea con quanto negoziato per Monza, che ha già rinnovato fino al 2031. Inoltre, la concorrenza internazionale e la possibilità di un’alternanza tra circuiti europei storici, proposta dall’imolese Stefano Domenicali – fresco di rinnovo come Presidente e CEO di F1 – rappresentano ulteriori ostacoli.
Il sostegno economico attuale vede una cordata composta da Regione Emilia-Romagna (5 milioni), Ministero delle Infrastrutture (5 milioni), Istituto per il Commercio Estero (6 milioni) e Con.Ami (2 milioni), con l’ACI (Automobile Club d’Italia) che copre il resto attraverso gli incassi dai biglietti.

Il sindaco di Imola, Marco Panieri, definisce l’Autodromo un “attore fondamentale” per la promozione del territorio e del Made in Italy, un aspetto su cui insiste anche il vicepremier Antonio Tajani.
La Regione Emilia-Romagna crede fermamente nel valore del GP di Imola e ha messo sul tavolo risorse significative per il 2026. Tuttavia, il futuro della gara dipenderà dall’esito delle negoziazioni con la Formula 1 e dalla capacità di competere in un contesto globale sempre più competitivo. L’obiettivo non è solo recuperare la gara persa, ma consolidare Imola come appuntamento fisso nel calendario mondiale.
Per Imola si tenta il tutto per tutto: un ultimo, disperato sforzo per rimanere almeno nella rotazione tra i Gran Premi.